Piazza Affari scaccia via le vendite: in vetta Nexi, ma bancari e Cnh nella spirale dei ribassi
Seduta all’insegna della volatilità a Piazza Affari, che dopo avere fatto una ‘capatina’ in territorio negativo nel pomeriggio è riuscita a chiudere con segno positivo. A Milano, la giornata è stata così archiviata dal Ftse Mib in rialzo dello 0,5% a 17.245,04 punti, complice l’andamento positivo di Wall Street che ha snobbato il dato sui sussidi. I mercati si preparano al test di domani, con i dati occupazionali Usa per il mese di aprile.
Intanto in Europa e in particolar modo a Piazza Affari continua a tenere banco la stagione delle trimestrali, con i bancari del Ftse Mib che restano i sorvegliati speciali: a mercati chiusi sono previsti oggi i numeri del primo trimestre di Banco Bpm. In attesa dei risultati il gruppo guidato da Giuseppe Castagna ha chiuso la seduta in flessione dell’1,4%, mentre la banca di piazza Gae Aulenti ha segnato un -1,58% a 6,496 euro. Tra i bancari si è mostrata debole Bper (-2,48%) che ieri ha diffuso i conti trimestrali con un utile di periodo in calo di circa il 79%.
Tra le big del Ftse Mib la migliore è stata Nexi (+3,83%), ma si è messa in luce anche Recordati nel giorno della trimestrale, posizionandosi tra i migliori del listino grazie a un guadagno di oltre il 2,5 per cento. Per l’azienda farmaceutica il primo trimestre 2020 è stato mandato in archivio con i ricavi netti consolidati che sono saliti del 12,1% a 429,2 milioni di euro e con l’Ebitda che ha mostrato una crescita del 20,1% a 172,9 milioni. Crescita a doppia cifra anche per l’utile netto pari a 111,2 milioni (+20,7%).
Giornata di conti anche per alcune società del risparmio gestito, tra cui Azimut che ha chiuso la seduta in rialzo dello 0,67 per cento. Sotto la lente anche Enel (a 6,188 euro a +1,99%) che ieri ha diffuso i conti trimestrali con utile netto ordinario del gruppo a 1.281 milioni di euro (1.159 milioni di euro nel primo trimestre 2019, +10,5%) ed Ebitda ordinario a 4.741 milioni di euro (4.454 milioni di euro nel primo trimestre 2019, +6,4%) al netto delle partite straordinarie dei periodi a confronto.
Sul fondo del listino anche oggi Cnh Industrial (-3,06%), che prosegue sulla strada dei ribassi imboccata ieri dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre 2020. “Cnh Industrial ha realizzato dei risultati per il primo trimestre più deboli delle attese, non ha fornito una guidance per l’anno in corso visto che la visibilità resta al momento ancora limitata”, con “lo spin-off delle attività On-Highway è stato confermato ma potrebbe richiedere più tempo a causa delle condizioni di mercato”. È quanto scrivono gli analisti di Banca Akros che, all’indomani della trimestrale di Cnh, hanno portato il rating ad accumulate da buy e target price invariato a 7,5 euro.
Ribassi anche su Telecom Italia che ha ceduto circa il 2%, in una seduta sotto pressione per il settore europeo delle telecomunicazioni dopo che la britannica BT ha messo a segno cali di circa l’8% dopo l’annuncio della sospensione del dividendo.