Petrolio, prezzi giù fin sotto $37 dopo rapporto Opec: tagliato outlook sulla domanda globale
L’Opec ha tagliato il proprio outlook sulla crescita della domanda globale di petrolio di quest’anno, motivando la decisione con la ripresa più debole del previsto per l’India e altre economie asiatiche. Il cartello dei paesi esportatori di petrolio ha lanciato un alert, avvertendo che i rischi rimangono “elevati e rivolti verso il basso” per il primo semestre del prossimo anno.
Nel report mensile pubblicato oggi, l’Opec ha tagliato le attese sulla domanda globale di petrolio a una media di 90,2 milioni di barili al giorno, per il 2020.
La crescita è stata rivista al ribasso di 400.000 barili al giorno, rispetto alla stima del mese scorso, a conferma di una contrazione di 9,5 milioni di barili al giorno su base annua.
Il rapporto viene pubblicato in un momento in cui i partecipanti al mercato energetico sono sempre più preoccupati per l’incertezza della ripresa economica e per il crollo della domanda, a causa degli effetti della pandemia del coronavirus.
Per i paesi dell’area Ocse, la domanda di petrolio è stata in realtà rivista al rialzo di 100.000 barili al giorno, a causa delle flessioni inferiori alle attese della domanda di tutte le aree interessate, nel corso del secondo trimestre.
L’outlook è stato rivisto però al ribasso di 500.000 barili al giorno per i paesi non appartenenti all’Opec, a causa della performance più debole della domanda in Asia, particolarmente in India.
Successivamente alla pubblicazione del report dell’Opec e alle 15 ore circa, i prezzi del WTI cedono l’1% circa, a $36,96 al barile, mentre le quotazioni del Brent arretrano dello 0,75% a $39,53. Entrambi i contratti hanno terminato in rosso la scorsa settimana, scendendo per la seconda settimana consecutiva.