Italia: Pmi servizi ancora in fase di contrazione ma migliora a maggio più del previsto
A causa degli effetti causati dal protrarsi della pandemia da Covid-19, l’economia del settore terziario in Italia è rimasta in zona contrazione a maggio ma è migliorata grazie all’inizio della riapertura di alcuni settori economici e all’allentamento delle restrizioni. L’indice Pmi servizi si è attestato il mese scorso a 28,9 punti, dai minimi assoluti di 10,8 registrati ad aprile.
“La pandemia da Covid-19 e le conseguenti misure di contenimento hanno continuato a pesare largamente sulle prestazioni economiche di maggio
del settore terziario italiano, causando una nuova elevata contrazione dell’attività e dei nuovi ordini – ha commentato Lewis Cooper, Economist presso la IHS Markit, – Grazie però all’inizio della riapertura delle aziende e all’allentamento delle limitazioni, i valori di contrazione
hanno cominciato a diminuire rispetto ai record minimi di aprile. Nel frattempo, i tagli occupazionali continuano indicando la seconda riduzione più rapida degli organici a livello storico”.
Alla luce di queste nuove indicazioni, le stime preliminari del Pil dell’Italia per il primo trimestre 2020 hanno registrato una contrazione quasi del 5% su base trimestrale e i dati Pmi del secondo trimestre raccolti finora indicano una nuova considerevole contrazione.