Borse europee giù in avvio, prevalgono i timori Covid
Partenza in rosso per le principali Borse europee nella prima seduta della settimana in scia ai timori per la rapida diffusione della variante Omicron del coronavirus e per le restrizioni sanitarie messe in atto per contenere i contagi. In un clima di incertezza fioccano i segni meno: il Dax di Francoforte cede il 2,1%, mentre il Cac40 perde quasi il 2% e il Ftse 100 indietreggia dell’1,6%. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito che il numero dei casi della nuova variante del Covid sta raddoppiando nell’arco di 1,5-3 giorni in quelle aree particolarmente colpite. Di fronte all’avanzata di Omicron, ieri i Paesi Bassi sono entrati in lockdown, almeno fino al 14 gennaio, mentre il governo britannico ha annunciato di non escludere nuove restrizioni per Natale e il governo italiano avrebbe preso in considerazione l’ipotesi di inasprire le misure.
Intanto i mercati si soffermano sull’annuncio della People’s Bank of China – banca centrale della Cina –, che ha tagliato il tasso di finanziamento loan prime rate (LPR) a un anno al 3,80%, rispetto al precedente 3,85%. Il tasso è stato tagliato per la prima volta dall’inizio della pandemia Covid-19. Il tasso a cinque anni è stato lasciato invariato al 4,65%. I tassi LPR sono i tassi di riferimento sui prestiti che vengono stabiliti mensilmente da 18 banche cinesi.
Oggi non ci sono dati di rilievo e questa settimana sarà molto meno ricca di eventi rispetto a quella che sta per terminare, complici anche le festività natalizie che già il prossimo venerdì vedrà molti mercati chiusi (Italia e Usa) oppure operare con orario ridotto.