Notizie Notizie Italia Tim: conti 2023 sostenuti da Brasile, attesa per nuovo piano a marzo. Avanti con rinnovo cda

Tim: conti 2023 sostenuti da Brasile, attesa per nuovo piano a marzo. Avanti con rinnovo cda

15 Febbraio 2024 09:56

Telecom Italia protagonista della stagione delle trimestrali a Piazza Affari (il calendario del Ftse Mib), con le ultime sul rinnovo del consiglio di amministrazione. Ieri poco dopo la chiusura dei mercati, il gruppo guidato da Pietro Labriola ha annunciato i risultati finanziari 2023 con ricavi totali in crescita a 16,3 miliardi di euro, con i ricavi da servizi in Italia che tornano a crescere. Una sponda arriva anche dai numeri di Tim Brasil che si confermano in decisa crescita. Dopo l’aggiornamento dei dati del preconsuntivo, il consiglio di amministrazione ha passato al setaccio la lista del board in vista dell’assemblea del prossimo 23 aprile.

Avvio in rosso per Tim che indietreggia di quasi un punto percentuale a quota 0,2775 euro.

Tim: i numeri in sintesi

“I risultati del quarto trimestre, che confermano il trend di miglioramento del business domestico e la forte crescita di Tim Brasil, consentono di raggiungere o superare gli obiettivi fissati per l’esercizio 2023, centrando, per la prima volta dal 2010, tutte le guidance per il secondo esercizio consecutivo”. Inizia così la presentazione dei dati preconsuntivi al 31 dicembre 2023 di Telecom Italia che ha archiviato il 2023 con ricavi in crescita del 3,2% a 16,3 miliardi di euro e con l’Ebitda che è aumentato del 6,8% a 5,7 miliardi. Una spinta significativa arriva dai numeri della controllata brasiliana. Tim Brasil si conferma, infatti, in forte crescita nel 2023 con ricavi da servizi per 4,3 mld (+10,8% a/a), Ebitda organico a 2,1 mld (+14,7% a/a).

In particolare, rispetto al quarto trimestre 2022, i ricavi totali di Gruppo sono in crescita dell’1,9% a 4,3 miliardi, mentre i ricavi da servizi di Gruppo aumentano del 3% a 4 miliardi grazie al contributo positivo del Brasile (+8,2% a/a) e del domestico (+1,2% a/a), che torna a crescere dopo 22 trimestri.
Sale ancora l’Ebitda di Gruppo che nell’ultimo scorcio del 2023 segna un aumento annuo del 6,8% attestandosi a 1,6 miliardi di euro, con la Business Unit Domestic in crescita per il terzo trimestre consecutivo (+5,5% a/a) e con Tim Brasil che conferma il proprio solido percorso (+9,5% a/a). Gli investimenti sono risultati pari a 4 miliardi a livello di gruppo, di cui 3,1 miliardi relativi al business domestico.

In termini d’indebitamento finanziario netto after lease al 31 dicembre 2023 si attesta a 20,3 miliardi, in aumento di 0,3 miliardi rispetto al 31 dicembre 2022 e in calo di 835 milioni sul trimestre precedente. L’indebitamento finanziario netto rettificato è, invece, pari a 25,7 miliardi, mostrando un aumento di 0,3 miliardi rispetto al 31 dicembre 2022.

“Nel complesso, vediamo i risultati soprattutto dei piani di repricing nel fisso e nel mobile e di forte controllo dei costi e degli investimenti iniziare a portare a una dinamica più favorevole di ricavi ed Ebitda domestici e generazione di cassa, che pensiamo andrà a consolidarsi nel 2024-26”, commentano gli analisti di Equiota che mantengono la raccomandazione buy e il target price di 0,4 euro.

Tim precisa che prosegue in linea con le tempistiche comunicate il piano di delayering e ricorda l’appuntamento con il nuovo piano industriale 2024-2026 che sarà presentato al mercato in occasione del Capital Market Day in calendario il prossimo 7 marzo.

Cda, approvata la “long list”

Tim porta avanti le attività legate al rinnovo del consiglio di amministrazione in vista dell’assemblea di aprile. In particolare, nella nota diffusa ieri sera il board ha precisato che proseguono

“le attività in vista della presentazione di una lista di maggioranza per il rinnovo del Board, che avverrà in occasione dell’assemblea chiamata ad approvare il bilancio 2023”.

È stata approvata la “long list” di candidati presentata dal presidente, nonché la proposta di quest’ultimo di sottoporre al consiglio ulteriori candidature per il ruolo di presidente in occasione della riunione nella quale sarà esaminata la cosiddetta “short list”.

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