Notizie Notizie Italia Test trittico aste fine mese per l’Italia, giovedì il nuovo CCTeu 2023

Test trittico aste fine mese per l’Italia, giovedì il nuovo CCTeu 2023

28 Gennaio 2020 10:01

L’esito delle elezioni in Emilia, con conseguente forte calo dello spread, fa presagire una tornata positiva per l’Italia nel consueto trittico di aste di fine mese. Le attese sono di tassi di assegnazione in calo rispetto a un mese fa soprattutto nella parte medio lunga della curva dei tassi. 

Il mese di gennaio ha già visto l’abbuffata di Btp di metà mese tra aste consuete e l’emissione record del nuovo Btp 2050 che ha attratto una domanda per quasi 48 miliardi. Segnali chiari della caccia al rendimento che caratterizza in questo momento il mercato obbligazionario. 

La sponda dell’esito delle elezioni in Emilia

I risultati delle elezioni regionali hanno ridotto la probabilità di elezioni anticipate – rimarca Mohammed Kazmi Senior Analyst Portfolio Manager & Macro-Strategist di Union Bancaire Privée (UBP) – e l’incertezza politica che aveva pesato sullo spread dei BTP è finalmente venuta meno, e ciò permetterà agli investitori di allocare il rischio ancora una volta”. L’esperto di UBP ha mantenuto la posizione overweight sullo spread dei titoli sovrani italiani in vista delle elezioni, sulla base delle valutazioni attraenti rispetto al resto dei Paesi periferici, sostenuti dagli acquisti di asset della BCE e dalla crescita della regione che sembra stabilizzarsi.

Il trittico di aste parte oggi con CTZ a 24 mesi (Isin IT0005388928) per un ammontare tra 1,5 e 2 miliardi. In offerta anche Btp indicizzati all’inflazione con scadenza 15 maggio 2023 per massimi 1,25 miliardi (range 750 mln-1,25 mld). L’ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Sono ammesse a partecipare all’asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extra comunitarie indicate nei decreti recanti l’emissione dei suddetti titoli.

Domani 29 gennaio il Tesoro andrà invece a emettere Bot a sei mesi per complessivi 6,5 miliardi di euro. Il mese scorso era stato allocato un ammontare uguale un tasso di -0,221%, con domanda a circa 9,57 miliardi, con un bid-to-cover (rapporto di copertura) di 1,47. In circolazione al 14 gennaio risultano 40,4 mld di Bot a 6 mesi e 79,3 mld di Btp a 12 mesi per un totale di 119,7 miliardi.

Giovedì maxi-emissione (fino a 8,75 miliardi)
Il trittico di aste si concluderà giovedì con l’emissione dei BTP a 5 e 10 anni. Nel dettaglio il Tesoro offrirà titoli a 5 anni (scadenza febbraio 2025) per massimi 2,75 miliardi (range 2,25-2,75 mld), mentre del decennale con scadenza aprile 2030 è prevista l’emissione di titoli per 2,75-3,25 miliardi. Lo stesso giorno verranno collocati CCTeu con scadenza dicembre 2023 per 2,25-2,75 mld. Complessivamente quindi l’asta vedrà il collocamento di massimi 8,75 miliardi di euro.

Il mese scorso il rendimento del Btp decennale si era attestato all’1,35% con rapporto di copertura pari a 1,33. Il Btp 5 anni aveva invece visto un rendimento dello 0,61%.