Notizie Notizie Italia Sell-off sui governativi: rendimento Bund oltre 0,5% (massimi da inizio 2016), asta Francia non convince

Sell-off sui governativi: rendimento Bund oltre 0,5% (massimi da inizio 2016), asta Francia non convince

6 Luglio 2017 13:01

Massimi da gennaio 2016 per il rendimento del Bund decennale tedesco che ha superato di slancio quota 0,5% in mattinata in scia al sell-off generalizzato che ha coinvolto i titoli di Stato dell’area euro. In attesa delle minute della Bce, in arrivo alle 13.30, a far scattare le vendite sui bond governativi è stata l’asta francese con deboli riscontri sul fronte della domanda per i titoli trentennali.

Il Bund decennale ha visto il rendimento balzare oltre la soglia dello 0,50% (top intraday a 0,54% nell’ultima ora) spingendosi ai massimi dal gennaio 2016. Il rendimento del decennale tedesco nelle ultime due settimane si è più che raddoppiato sotto la spinta delle parole di Draghi che hanno innescato le attese per una Bce progressivamente meno accomodante.

Si impennano anche i rendimenti di Btp e Oat
Il sell-off riguarda tutti i principali bond governativi europei con il Btp decennale che segna un rendimento del 2,2%. L’Oat francese è salito a 0,87%.

L’asta francese ha visto una debole domanda per i titoli trentennali (bid-to-cover di 1,53 dall’1,93 precedente). Collocati complessivamente 8,5 mld di Oat a 10 e 30 anni: 3,789 mld di Oat decennali (scadenza maggio 2027) al rendimento di 0,82% e bid-to-cover di 1,95. Emesso anche un altro decennale con scadenza ottobre 2027 per 2,425 mld di euro al rendimento medio di 0,85% dall’1,18% precedente. L’Oat trentennale (scadenza maggio 2048) per 2,285 mld al rendimento medio di 1,87%.

Praet: scomparso rischio deflazione, ma azione Bce non ultimata
In tarda mattinata ha parlato Peter Praet, capo economista della Bce, sottolineando che il compito della banca centrale non è ancora ultimato anche se i rischi di deflazione sono ormai alle spalle. “Negli ultimi tre anni – ha detto Praet – i rischi di deflazione sono scomparsi e la trasmissione all’economia delle nostre politiche monetarie appare evidente, con la ripresa economica che si è ulteriormente rafforzata di recente”.