Saipem chiude I semestre in rosso per svalutazioni, rivista al ribasso guidance 2017
Saipem ha rivisto al ribasso le sue stime per l’intero 2017 dopo aver chiuso il primo semestre in rosso. Sul risultato hanno pesato svalutazioni e oneri straordinari. In peggioramento anche i ricavi, in un mercato sempre più sfidante. Ma l’amministratore delegato Stefano Cao ha assicurato che “pur nel perdurante difficile contesto di mercato abbiamo una buona visibilità di prossime significative acquisizioni di ordini”. Il titolo reagisce bene e segna a inizio giornata un rialzo di oltre 1 punto percentuale.
Nei primi sei mesi dell’anno il gruppo dell’oil service ha riportato ricavi pari a 4,59 miliardi di euro, in flessione del 13% rispetto al corrispondente periodo del 2016, a causa della contrazione di attività nei settori E&C Offshore, Floaters e Drilling. Nel corso del primo semestre, Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 2,09 miliardi, in calo rispetto ai 3,33 miliardi nel primo semestre del 2016. Il portafoglio ordini a fine giugno ammonta a 11,72 miliardi, di cui 3,78 miliardi da realizzarsi nel 2017. Il risultato netto è negativo per 110 milioni contro l’utile da 53 milioni nel primo semestre del 2016. Sul risultato pesano una serie di svalutazioni per complessivi 97 milioni, oneri straordinari legati alla riorganizzaizone interna per 26 milioni e spese per controversie legali per 79 milioni.
Alla luce di questa performance, Saipem ha rivisto la guidance per l’intero anno. I ricavi sono previsti nel 2017 pari a circa 9,5 miliardi di euro contro la precedente stima di 10 miliardi. Rivista al ribasso anche la stima sull’utile netto rettificato, pari a 200 milioni, rispetto ai circa 230 milioni precedenti. Invariata invece la stima sull’Ebitda di circa 1 miliardo. Gli investimenti sono attesi sotto i 400 milioni, mentre è confermata la guidance di debito netto a circa 1,4 miliardi.
Dallo scorso primo maggio, è diventata efficace la nuova configurazione organizzativa di Saipem che prevede la suddivisione in cinque divisioni: Engineering & Construction Onshore, Engineering & Construction Offshore, Onshore Drilling, Offshore Drilling, High Value Services. “E’ proseguita l’attività di razionalizzazione e rafforzamento con l’avvio del nuovo modello organizzativo – ha detto Cao – da cui ci attendiamo maggiore efficienza ed efficacia oltre ad una ulteriore riduzione di costi operativi”.