Notizie Notizie Italia S&P: crescita Eurozona più bilanciata, ma ritardo Italia rimane preoccupante

S&P: crescita Eurozona più bilanciata, ma ritardo Italia rimane preoccupante

28 Giugno 2017 10:50

L’Eurozona cresce più del previsto e in maniera più bilanciata. L’agenzia di rating Standard & Poor’s sottolinea però come la debole crescita italiana rimane un po’ preoccupante nonostante il Belpaese abbia fatto meglio del previsto a inizio anno.

Così come rimarcato ieri anche dal presidente della Bce, Mario Draghi, la ripresa ha preso slancio negli ultimi mesi e potrebbe accelerare l’iter di uscita dal quantitative easing, anche se la stessa S&P vede gli acquisti di asset protrarsi anche nel 2018 anche se ad un ritmo molto più lento. I tassi Bce sono visti fermi almeno fino al 2019, mentre c’è la possibilità di un aumento del tasso sui depositi (attualmente a -0,4%) a fine 2018.

Crescita eurozona al 2% quest’anno, Italia +1,2%
L’agenzia di rating statunitense ha rivisto le proprie stime vedendo un’espansione oltre il potenziale dell’area euro sia nel 2017 che nel 2018. Le nuove stime di crescita del PIL della zona euro sono di +2% nel 2017, rispetto all’1,6% della precedente previsione di marzo, e dell’1,7% nel 2018 (da 1,5% precedente). Su base nazionale, la revisione riguarda l’Italia (1,2% invece del 0,9% per il 2017), la Germania (2% e 1,7% da 1,6% e 1,5%, rispettivamente), la Francia (1,6% e 1,7% da 1,4% e 1,5%) e la Spagna (3% e del 2,6% dal 2,5% e 2,1%).

La revisione delle stime fa seguito all’inizio d’anno decisamente migliore del previsto dell’area euro. S&P sottolinea come il miglioramento delle proiezioni di crescita economica arriva simultaneamente ai tagli delle previsioni di inflazione a seguito del calo dei prezzi del petrolio.

“La cosa incoraggiante è che il differenziale tra Paesi dell’area euro a crescita veloce e quelli a crescita lenta dovrebbe ridursi nel prossimo anno e mezzo”, rimarca Jean-Michel Six, capo economista di S&P Global Ratings per Europa, Medio Oriente e Africa. “La performace dell’Italia – aggiunge Six – rimane un po’ più preoccupante, però, anche se PIL primo trimestre è stato rivista al rialzo al 0,4% dal 0,2% inizialmente”.