Notizie Notizie Italia Risparmio gestito: arriva l’accordo Azimut-UniCredit

Risparmio gestito: arriva l’accordo Azimut-UniCredit

16 Dicembre 2022 11:36

Nuovi prodotti di risparmio gestito targati UniCredit e Azimut. Arriva l’annuncio della firma da parte della banca guidata da Andrea Orcel e del gruppo guidato da Pietro Giuliani, di una lettera di intenti che definisce i principi fondamentali per la distribuzione in Italia di nuovi prodotti di risparmio gestito.

Grazie alla partnership con Azimut, UniCredit migliorerà la sua strategia nella gestione del risparmio, ampliando ulteriormente le proprie attività lungo la catena del valore e rafforzando l’impegno a offrire i prodotti migliori ai suoi 7 milioni di clienti in Italia.

A Piazza Affari si mette in evidenza il boom di buy sul titolo Azimut, che schizza di oltre il 5%, a fronte del trend poco mosso delle quotazioni di Piazza Gae Aulenti.

Azimut e UniCredit: cosa prevede l’accordo

Nel dettaglio l’accordo prevede che Azimut costituirà e gestirà autonomamente in Irlanda una società di gestione che svilupperà prodotti di investimento da distribuire in Italia attraverso la rete di UniCredit su base non esclusiva.

Il lancio dei fondi per i clienti italiani è previsto per la seconda metà del 2023, subordinatamente alle necessarie approvazioni regolamentari.

Il Gruppo Azimut, si legge nella nota, conta attraverso il suo Global Asset Management Team, da oltre 10 anni, su oltre 170 professionisti all’interno del suo network globale in 18 paesi nel mondo, che gestiscono circa 250 strategie di investimento nei public markets e che supporteranno lo sviluppo della partnership con UniCredit nella prima fase.

Gli accordi con UniCredit prevedono, dopo il quinto anno, il diritto per UniCredit di esercitare una Call Option per l’acquisizione di una partecipazione della Management Company irlandese interamente posseduta da Azimut, o anticipatamente in determinate circostanze come previsto normalmente in questo tipo di transazioni.

In caso di esercizio dell’opzione call, UniCredit potrà contare su una propria fabbrica prodotti ad alto valore che si aggiungerà alla piattaforma onemarkets Fund e ad altre entità di asset management già facenti parte del Gruppo, ricostruendo selettivamente componenti della catena del valore dell’asset management in Italia e nel Gruppo.

UniCredit, Orcel commenta M&A risparmio gestito

Sono lieto di vedere realizzata la partnership con Azimut”, ha dichiarato Andrea Orcel, CEO di UniCredit.  “Questo è un passo importante nella nostra strategia mirata a costruire ed espandere l’ecosistema dei partner per servire al meglio le esigenze dei clienti. Non solo ci permetterà di ampliare e migliorare l’offerta ai clienti, ma dimostra anche il nostro impegno a rafforzare l’industria del risparmio gestito in Italia. Come banca, puntiamo costantemente a generare valore aggiunto per i nostri stakeholder, sostenendo al contempo i mercati in cui operiamo – in questo caso il mercato nazionale del risparmio gestito”.

Orcel ha sottolineato anche che l’M&A nell’asset management non è la strategia giusta. L’obiettivo non è acquisire masse extra fuori perimetro ma offrire ai nostri clienti il miglior prodotto. A me non interessa pagare molto per masse gestite, devo avere i cervelli. Comprare un grande asset manager per noi non ha un gran senso’, ha aggiunto il numero uno della banca di Piazza Gae Aulenti.

Andrea Orcel ha dato poi un’indicazione su quando l’impatto della partnership con Azimut si vedrà sui conti della banca.

Dal canto suo Pietro Giuliani, Presidente di Azimut, si è così espresso:

Conosco Andrea Orcel da quasi 20 anni quando nel 2004 ha guidato la quotazione di Azimut in Borsa come Merrill Lynch. Con questa operazione ha dimostrato di essere più veloce di altri nell’intuire le potenzialità della partnership con Azimut come unico asset manager italiano ad essere presente in tutto il mondo con una profonda comprensione dei bisogni dei clienti italiani ed europei. Azimut che oggi ha raggiunto una base clienti di circa il 50% fuori dall’Italia è disposta ad aumentare il peso dell’Italia/Europa, purché venga alla luce un campione nazionale nell’asset management”.