Notizie Dati Bilancio Mondo Retail Europa, Il negozio non è morto. E offre buone opportunità di investimento

Retail Europa, Il negozio non è morto. E offre buone opportunità di investimento

11 Aprile 2018 10:13

 

Il 2017 è stato un altro bagno di sangue per i negozi tradizionali. Nel solo Regno Unito sono stati più di 8mila gli esercizi commerciali che hanno chiuso, e alcuni nomi storici, come Toys’ r Us, hanno dichiarato bancarotta. La vendita al dettaglio tradizionale dei negozi fisici ha i giorni contati ed è l’online a farla da padrone. O almeno così vuole la narrativa comune.

“Noi crediamo che la realtà sia più sfumata – è il commento di Alistair Wittet, Gestore del Comgest Growth Smaller Companies di Comgest, che si è occupato del settore retail in un report – Certamente l’importanza dell’online sta crescendo, ma gli acquisti fatti nei negozi tradizionali contano ancora per l’80 per cento. E se questo dato è in calo in generale, non è così in tutti i campi”.
 
I nomi del retail vincenti

 

Ci domandiamo quindi se i money manager debbano allontanarsi dai negozi tradizionali. Secondo Wittet, no.

Che sia per comodità, esperienza o prezzo, ci sono diverse attività con negozi fisici che sono tanto importanti nell’era di internet quanto lo erano in passato, se non addirittura di più”, spiega il gestore.
Un esempio è Unibail-Rodamco, società di spicco per i centri commerciali in Europa. Mentre diversi competitor soffrono, in particolare negli Usa, i centri commerciali high-end di Unibail sono sempre più frequentati, dato che attraggono persone che apprezzano l’idea di trascorrere una giornata in compagnia di amici.

Anche la comodità gioca un ruolo importante. Il brand del fashion Zara ha visto crescere il numero di presenze in-store di pari passo al boom delle vendite online, dato che molti clienti ritirano i loro acquisti o effettuano i resi dell’online nei negozi fisici.
 
Questione di prezzo

 

Non ultimo, c’è il fattore prezzo. “Per alcune categorie, come per esempio i vestiti o l’alimentare, è ancora più conveniente acquistare un prodotto in negozio piuttosto che trovarlo online e riceverlo a domicilio con un sovrapprezzo implicito o esplicito”, spiega Wittet.
Per questa ragione discount come Aldi, Primark o B&M continuano ad avere successo, nonostante il contesto sia cambiato, visto che il loro prezzo non è ancora replicabile online. “È per molte delle ragioni già citate che player esclusivamente dedicati all’online, come Amazon o Warby Parker, in questi anni stanno acquistando e costruendo negozi fisici, che sia per vendere cibo, libri o anche occhiali”, aggiunge il gestore.
Conclusione? “Crediamo che i negozi fisici non siano morti e questa percezione distorta crea opportunità di investimento interessanti”, dice Wittet. Che conclude: “Mentre i player online vengono scambiati a valori sempre più spinti, le società basate sulla rivendita fisica come Primark (ABF), B&M e Zara (Inditex) sembrano sempre più interessanti, dato che continuano a superare le aspettative e ad avere successo”.