Piazza Affari corre in avvio di ottava: +47% per Creval, mentre affonda Carige
Incipit di ottava in rialzo per Piazza Affari con il tema banche sempre in primo piano, mentre le incertezze politiche in Germania non hanno impattato molto sull’umore dei mercati. In chiusura di giornata l’indice Ftse MIb ha guadagnato lo 0,44% chiudendo a quota 22.189 punti. Sulla performance incide in piccola parte anche lo stacco dell’acconto cedola di sei società (Mediobanca, Banca Mediolanum, Atlantia, Terna, Tenaris e Recordati). In più ingente è quello di Mediobanca che ha staccato un accordo dividendo di 0,37 euro per azione, pari a dividend yield del 3,75%.
Ieri notte sono saltati i negoziati per la formazione di un governo di coalizione tra CDU, Verdi e Liberali, con questi ultimi che hanno abbandonato i negoziati. Ora gli scenari più probabili appaino quelli di un governo di minoranza oppure elezioni anticipate a inizio 2018. La stessa Merkel ha dichiarato poco fa che la prospettiva di nuove elezioni è da preferire a quella di un governo di minoranza. “Gli investitori non sono preoccupati sul potenziale impatto negativo sull’outlook economico della Germania – ha rimarcato Arnaud Masset, analista di Swissquote – . In effetti, vi sono poche possibilità che i nervosismi politici disturbino il ritmo dell’economia del paese”.
Tra le banche oggi ha visto il ritorno alle contrattazioni del titolo Banca Carige con un tracollo del 37,5% a 0,092 euro dopo la sospensione per due intere sedute. L’istituto ligure è riuscito a trovare un accordo per la costituzione del consorzio di garanzia, che si farà carico dell’eventuale inoptato dell’operazione di ricapitalizzazione da 560 milioni di euro al via mercoledì al prezzo di 0,01 euro per ogni azione di nuova emissione. Alla luce del carattere fortemente diluitivo dell’aumento, Borsa Italiana ha predisposto che venga applicato il modello rolling per evitare che si verifichino anomalie di prezzo sui titoli azionari interessati. Il modello rolling prevede la possibilità di esercitare in via anticipata i diritti di opzione in ciascun giorno dell’aumento a partire dal terzo, ricevendo immediatamente le azioni di nuova emissione.
Rimbalzo corposo invece per Credito Valtellinese (+47%). La Consob ha deciso di vietare temporaneamente le vendite allo scoperto sul titolo dopo la variazione di prezzo registrata dal titolo nella giornata di venerdì 17 novembre (superiore alla soglia del -20%) la cui capitalizzazione era a 95 milioni di euro, un settimo dei 700 milioni dell’aumento di capitale predisposto dalla banca valtellinese.
Seduta brillante per Mediaset (+4,21% a 3,066 euro) grazie alle nuove indiscrezioni sull’avanzamento delle trattative con Vivendi. I due potrebbero arrivare a una intesa prima dell’udienza fissata il 19 dicembre relativa alla causa civile per Premium. Le ultime indiscrezioni parlano di un accordo la discesa dei francesi in Mediaset fino al 5% del capitale, secondo quanto riportato da La Repubblica. Un 5% della quota di Mediaset controllata da Vivendi sarebbe acquistata da Fininvest e il resto sarebbe affidato a un blind trust. L’accordo dovrebbe avvenire entro il 19 dicembre, data dell’udienza per la causa civile su Premium.
Stm (+1,18%) ha sfruttato la promozione di S&P che ha alzato l’outlook a positivo. Bene anche Yoox Net a Porter che ha aperto la settimana che porterà al Black Friday (venerdì 24 novembre) con un rialzo dell’1,01 per cento. Infine, poco mossa Enel (+0,19%) che sarebbe interessata ad acquistare Innogy, veicolo del gruppo tedesco Rwe (ne detiene il 77,8%) che controlla il business delle rinnovabili, separato negli anni scorsi. Secondo i rumors un’eventuale acquisizione potrebbe coinvolgere nello specifico Endesa in un’operazione in denaro e scambio azioni.