Notizie Notizie Italia Mps-Day: il giorno clou degli utili tra dossier Mef-M&A e annunci dividendi

Mps-Day: il giorno clou degli utili tra dossier Mef-M&A e annunci dividendi

31 Gennaio 2024 13:31

Scatta il countdown utili anche per la banca senese Mps Monte dei Paschi di Siena, nota per essere tra i dossier sulla scrivania del governo Meloni che più scottano.

Massima attenzione al Monte di Stato, dopo la mossa con cui il Mef, Tesoro maggiore azionista, ha smobilizzato il 25% del capitale sociale attraverso una operazione di Accelerated Book Building – ABB riservata ad investitori istituzionali italiani ed esteri.

Con quella mossa, la partecipazione nel capitale di Mps detenuta dallo Stato è scesa dal 64,23% al 39,23% circa.

Il Mef ha iniziato dunque ad avviare il processo di privatizzazione della banca senese che, secondo gli accordi con l’Ue, dovrà tornare nelle mani del mercato entro il 2024.

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Countdown trimestrale Mps tra speranze M&A e dividendi

Lo smobilizzo della quota del 25% da parte dello stato è piaciuta ai mercati che, in queste prime sessioni dell’anno, hanno pregustato anche l’arrivo tanto atteso dei dividendi, che l’istituto di credito tornerà a distribuire agli stakeholders, dopo il via libera della Bce.

Proprio questa prospettiva ha aumentato ulteriormente l’appetibilità del titolo di quella che viene ormai considerata la nuova Monte dei Paschi di Siena, decisamente alleggerita anche dal giogo dei contenziosi legali.

La nuova Mps, ripulita da tanti dei suoi guai e anche dalla presenza troppo ingombrante dello Stato ha portato di fatto gli operatori di mercato a rispolverare l’opzione di una M&A tra banche italiane imperniata proprio sulla banca guidata dal ceo Luigi Lovaglio.

La speranza, in questo contesto, è che in occasione della presentazione dei conti del quarto trimestre del 2023 le parole del ceo Lovaglio chiariscano le aspettative dei trader sia sulla possibilità che Mps convoli a nozze con un’altra banca italiana – concretizzando quel risiko di cui si parla da tempo, incentrato sul Monte, che però finora è rimasto solo sulla carta – sia sulle cedole che torneranno finalmente a premiare i soci.

Preview conti: outlook utili, ricavi, margine di interesse & Co.

Per quanto riguarda le voci di bilancio che il Monte presenterà il prossimo 8 febbraio, il consensus degli analisti intervistati da Bloomberg stima un utile netto GAAP di 333,5 milioni, in crescita rispetto ai 309,600 milioni del terzo trimestre dello scorso anno.

Equita prevede un utile ante imposte di €364 milioni.

Riguardo alle altre voci di bilancio, la SIM ha precisato di aspettarsi “un buon trimestre sul fronte della dinamica dei ricavi, con un margine netto di interesse (NII, net interest income) sostanzialmente stabile su base trimestrale e commissioni in ripresa rispetto al terzo trimestre del 2023, ma ancora inferiori rispetto a quanto riportato nei primi due trimestri dell’anno”.

Per la precisione, l’outlook sul margine netto di interesse di Equita è di €608 milioni, in crescita dell’1% su base trimestrale e del 22% su base annua.

I ricavi totali sono previsti sempre da Equita a €974 milioni, in rialzo del 2% su base trimestrale e del 16% su base annua.

Il consensus degli analisti interpellati da Bloomberg è per ricavi invece lievemente inferiori, pari a 949,2 milioni, praticamente stabili rispetto ai 953 milioni del trimestre precedente.

“Sul fronte dei costi operativi – hanno scritto da Equita – anche Mps vedrà un impatto legato al rinnovo del contratto bancario nazionale, con costi del personale che stimiamo in incremento di €40 milioni circa su base trimestrale, in crescita del 13%”.

Complessivamente, la stima di Equita relativa al rapporto C/I della SIM è di un livello attorno al 50%.

Le previsioni sugli accantonamenti LLPs sono di un ammontare di circa €101 milioni (51bps), “sebbene – hanno puntualizzato dalla SIM milanese – non escludiamo che una parte degli eventuali rilasci possa essere allocata ad accantonamenti, al fine di adottare un approccio prudente in vista 2024, quando un aumento del default rate è visto maggiormente probabile”.

Per quanto riguarda l’outlook, Equita ha annunciato nella sua nota su Mps che, “non fattorizzando rilasci di riserve, le nostre stime a livello di pre-tax profit 2023-25 rimangono sostanzialmente invariate”, facendo notare anche che il titolo del Monte dei Paschi di Siena è scambiato con un 2025E P/E adj. = 5,6x e un P/TE < 0.4x”.

Mps ha terminato il terzo trimestre del 2023 con un utile netto a 310 milioni di euro, superando le stime elaborate dagli analisti intervistati da Bloomberg, che avevano previsto un utile netto rettificato di 219,5 milioni di euro.

Nei primi nove mesi del 2023 l’utile netto del Monte dei Paschi di Siena è stato pari a 929 milioni, rispetto alla perdita di 334 milioni dei primi nove mesi del 2022.

Sorpresa dividendi: cosa hanno detto gli analisti

Tornando alla possibile sorpresa dei dividendi, Equita ha ricordato  che Mps aveva già comunicato al mercato l’intenzione di definire, proprio in occasione della presentazione dei conti del quarto trimestre del 2023, “la nuova politica di remunerazione degli azionisti per il 2024, alla luce della significativa generazione di capitale della banca”.

Sulla base di questi presupposti, “sebbene non sia lo scenario comunicato, non escludiamo che Mps possa già annunciare la distribuzione di un dividendo sul 2023 (noi stimiamo un DPS di €0,11, yield = 3%), specialmente in caso di significativi rilasci di riserve”.

La sorpresa dividendi è stata ventilata anche dagli analisti di Intermonte:

“Nelle nostre stime abbiamo un dividendo dal 2024 anche se, guardando ai ratios patrimoniali, un dividendo a partire dal 2023 sarebbe largamente possibile considerando la capital generation del gruppo e la possibilità che ci siano delle riprese patrimoniali collegate ai rischi legali”. Stando a quanto riportato da Il Sole 24 Ore, Intermonte ha aggiunto che “il valore segnaletico di un dividendo sui numeri 2023 sarebbe estremamente importante da un punto di vista valutativo”.

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