Notizie Indici e quotazioni Mercati europei positivi, non danno peso a questioni geopolitiche. A Piazza Affari vola Mediaset

Mercati europei positivi, non danno peso a questioni geopolitiche. A Piazza Affari vola Mediaset

9 Ottobre 2017 10:13

I mercati europei, Piazza Affari compresa, iniziano la settimana in rialzo nonostante il riemergere delle tensioni geopolitiche globali. In primis, le ultime indiscrezioni riportate dalla stampa russa, secondo le quali la Corea del Nord starebbe preparando un nuovo test missilistico. Ma non solo, in Europa rimane sempre in primo piano la questione Catalogna. “In Spagna la situazione rimane tesa anche se le immagini giunte durante il fine settimana di una manifestazione a Barcellona in favore dell’unità nazionale potrebbero togliere supporto alla determinazione di Puigdemont e degli indipendentisti di portare fino in fondo la loro minaccia di dichiarare unilateralmente la secessione nella sessione plenaria del parlamento catalano indetta per oggi”, dichiara questa mattina Alessandro Balsotti, head of Asset Management JCI Capital Limited, aggiungendo tuttavia che “a questo ribollire geopolitico è per ora indifferente il mondo azionario mentre qualche cenno di reazione arriva mostrato dall’oro, quasi il 2% più alto rispetto ai minimi di venerdì”.

A queste tensioni, si sono aggiunti anche gli “screzi tra Stati Uniti e Turchia”. “La giornata si è aperta – ricordano dall’ufficio studi di Mps Capital Services – con la forte svalutazione della lira turca, penalizzata dalle tensioni tra Usa e Turchia che si sono sospese a vicenda i visti per l’immigrazione”.

Il tutto mentre a livello globale la settimana si apre con la Borsa di Tokyo chiusa per festività e con possibili volumi ridotti a Wall Street. Oggi negli Stati Uniti si tengono, infatti, le celebrazioni per il “Columbus Day”.
Lato macro, pochi spunti di rilievo. Prima dell’avvio degli scambi in Europa, la Germania ha pubblicato il dato sulla produzione industriale che battuto le attese ad agosto, segnando un aumento del 2,6% rispetto al mese prima e del 4,7% nei confronti di agosto 2016. Gli analisti avevano pronosticato un rialzo dello 0,9% su base mensile e del 2,9% su base annua. A luglio la produzione industriale tedesca era scesa dello 0,1% m/m (dato rivisto dal precedente 0%). Tra gli eventi della giornata si segnala anche l’Eurogruppo che si riunisce a Lussemburgo per dibattere sul meccanismo europeo di stabilità.

L’umore in Europa e a Piazza Affari rimane positivo
Sui listini europei prevalgono dunque i segni positivi, fatta eccezione per il Ftse 100 di Londra che mostra un leggero ribasso dello 0,05% a 7519,4 punti. L’indice tedesco Dax sale dello 0,22% a 12984,30 punti, mentre il Cac di Parigi avanza dello 0,22% a 5371,5 punti. Positiva anche Piazza Affari, con il Ftse Mib che tenta di riagganciare quota 22.500. In questo momento il listino milanese avanza dello 0,34% a 22.468,48 punti, con in testa Mediaset che guadagna quasi il 5 per cento. In primo piano le indiscrezioni stampa secondo le quali sono in corso colloqui per raggiungere un’intesa con i francesi di Vivendi dopo il mancato accordo sull’acquisizione di Mediaset Premium. Secondo quanto riportato da “La Repubblica” in edicola oggi, i legali delle due società sono al lavoro per trovare una soluzione che potrebbe passare dal rafforzamento delle pay tv dei due gruppi. “Vivendi – scrive il quotidiano – sarebbe disponibile a pagare un risarcimento significativo a Mediaset, ancorché inferiore al petitum (che tra Cologno Monzese e Fininvest è lievitato a 3 miliardi) e partendo dal presupposto che Premium originariamente era stata valutata circa 760 mln. Il risarcimento potrebbe far da contraltare ad un nuovo accordo industriale a tre tra Telecom, Canal Plus e Vivendi, che essendo tra parti correlate, richiederebbe procedure e tempi complessi”.

Mediaset a parte, non si perdono di vista anche oggi a Piazza Affari i titoli del comparto bancario con in primo piano i risultati degli stress test della Banca centrale europea (Bce). Test a cui sono state sottoposte alcune banche italiane: ossia Intesa SanPaolo, UniCredit, Ubi Banca, Bper, Mediobanca, Popolare Sondrio, Carige, Credem.