Notizie Dati Macroeconomici Market mover della settimana: trittico banche centrali (BoJ-Fed-BoE), spunti da bollettino Bce e da Pmi

Market mover della settimana: trittico banche centrali (BoJ-Fed-BoE), spunti da bollettino Bce e da Pmi

18 Marzo 2024 12:46

Le banche centrali domineranno la scena in settimana. Tre su tutte, a cominciare dalla Bank of Japan (BoJ) che domani potrebbe fare un annuncio storico, abbandonando l’era dei tassi a zero,  poi  la riunione della Federal Reserve (Fed) che mercoledì sera fornirà indicazioni sul fronte dei tagli dei tassi. Ma la settimana sarà costellata anche da numerosi annunci dell’istituti centrali, come quello della Bank of England (Boe) di giovedì. Da seguire anche alcuni discorsi lato Banca centrale europea (Bce), tra tutti quello della presidente Christine Lagarde.

Vediamo nel dettaglio quelli che sono i market mover dell’ottava appena iniziata.

Il calendario della settimana 18-22 marzo: la carica delle banche centrali

In arrivo la carica delle banche centrali. Se la settimana passata il market mover principale è stato l’inflazione Usa, la riunione della BoJ e della Fed ma anche quella della Boe saranno in primissimo piano. Ma saranno anche diversi gli spunti a livello macroeconomico, come gli attesi indici Pmi servizi e manifatturiero delle principali economie della zona euro.

Gli investitori che desiderano sapere quale politica aspettarsi dalle principali banche centrali del mondo stanno per conoscere la verità. Nei prossimi giorni la Federal Reserve statunitense (Fed), la Bank of Japan (BoJ) e la Bank of England (BoE) renderanno note le proprie decisioni”, segnala Greg Meier, director senior economist global economics and strategy, nel weekly outlook di Allianz Global Investors, sottolineando come “molti investitori ritengono che l'”elefante nella stanza” sia la Fed“. “Le aspettative sono cambiate, in quanto crescita e inflazione sono risultate più solide del previsto. Attualmente il mercato ritiene che la Fed non taglierà i tassi prima di giugno”, aggiunge Meier.

Vediamo ora quali sono i principali appuntamenti in calendario in settimana.

Lunedì 18 marzo: arriva la fiducia dei costruttori Usa

Dopo i dati cinesi su vendite al dettaglio e produzione industriale, l’attenzione degli operatori oggi si concentra sul dato Usa relativo all’indice Nahb sulla fiducia dei costruttori per il mese di marzo.

Martedì 19 marzo: BoJ e lo storico annuncio?

Il valzer delle banche centrali inizia oggi con l’annuncio della BoJ. Come rimarcano gli strategist di Mps Capital Services: “l’attenzione sarà sulle banche centrali con il meeting della banca centrale giapponese che potrebbe segnare uno storico abbandono della politica di tassi negativi“. Le indiscrezioni di mercato palrano di un rialzo dei tassi di 10-15 punti base. “Il momento è quello giusto – commenta Michele Sansone, country manager di iBanFirst Italia-. Gli aumenti salariali negoziati tra i sindacati e le principali aziende (in media più del 5%) dovrebbero consentire di porre definitivamente fine alla deflazione e sostenere i consumi interni, che alla fine del 2023 erano ancora bassi. Tuttavia, non ci aspettiamo che questa situazione possa invertire la tendenza al ribasso dello yen”.

Non solo BoJ, ma si guarda anche agli annunci della banca centrale australiana. Tra i dati macro di giornata da segnarsi in agenda: l’atteso indice anticipatore tedesco Zew per il mese di marzo, ma anche l’aggiornamento sul mercato immobiliare Usa con i permessi edilizi e le nuove costruzioni abitative di febbraio.

Mercoledì 20 marzo: Fed e inflazione Uk, gli spunti di oggi

Tra i principali spunti in uscita mercoledì 20 marzo c’è la riunione della Fed. Se non fronte tassi non sono attese sorprese, l’attenzione degli investitori dovrebbe andare sulle nuove proiezioni macroeconomiche e sui dot plot per il 2024. Su quest’ultimo fronte gli economisti di ING suggeriscono che “la Fed potrebbe mantenere invariate le sue proiezioni Dot e ribadire la dipendenza dai dati”.

Attenzione, naturalmente, alle parole del presidente Jerome Powell. “Gli investitori vedranno se il presidente della Fed Jerome Powell ribadirà il tono dovish che ha recentemente fornito e cercheranno di valutare il ritmo e la forza delle prossime mosse monetarie della Fed, che probabilmente influenzeranno il sentiment del mercato per le prossime settimane sugli asset più rischiosi”, rimarca Pierre Veyret, analista tecnico di ActivTrades.

Per le banche centrali si guarda ai diversi interventi di alcuni membri della Bce (tra cui Lagarde) nel corso dell’evento “The ECB and Its Watchers XXIV” a Francoforte, e infine in serata sono attese le decisioni di politica monetaria della banca centrale del Brasile.

A livello strettamente macro, il calendario prevede l’inflazione britannica (ultimissimo dato prima della riunione BoE di giovedì), ma anche la produzione industriale italiana e il dato sulla fiducia dei consumatori in Europa.

Giovedì 21 marzo: Pmi e bollettino economico Bce

La giornata sarà scandita dalla pubblicazione degli indici Pmi Servizi e Pmi manifattura delle principali economie globali. Si comincia nella notte italiana con il dato giapponese, si passa per quelli delle principali economie della zona euro e si chiude con gli stessi dati in arrivo dagli Usa. Sempre oltreoceano sono attesi numerosi spunti macro, tra cui Indice Philadelphia Fed, nuove richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione, Leading index e vendite di case esistenti.

Per le banche centrali giovedì tocca alla banca turca e alla BoE. Quest’ultima non dovrebbe toccare i tassi, con il ciclo di tagli atteso nei prossimi mesi. “Giugno potrebbe essere la prima data per un taglio dei tassi, ma riteniamo che la Banca aspetterà probabilmente fino ad agosto. A quel punto avrà a disposizione un altro mese di dati, oltre a una nuova serie di previsioni. Ci aspettiamo quattro tagli dei tassi in totale quest’anno”, segnalano da ING. Giovedì si attende anche la pubblicazione del bollettino economico della Bce.

Venerdì 22 marzo: inflazione Giappone

La settimana si chiude con l’inflazione in Giappone. Da monitorare nel corso della giornata anche l’indice tedesco Ifo sulla fiducia degli imprenditori e i discorsi di alcuni membri Bce (Nagel, Holzmann, Lane) e Fed (Bostic).