Notizie Notizie Mondo India, Il Sensex tocca i massimi. Ma la riforma-shock del contante ha rallentato la crescita

India, Il Sensex tocca i massimi. Ma la riforma-shock del contante ha rallentato la crescita

3 Luglio 2017 17:29

 

 

 

Lo scorso novembre il primo ministro indiano Narendra Modi, con un provvedimento lampo che poco si addice a una democrazia come finora è stata intesa, ha annunciato che le banconote da 500 e 1.000 rupie (equivalenti rispettivamente a 7 e 14 euro) sarebbero state ritirate dalla circolazione con effetto immediato. Gli obiettivi dichiarati del provvedimento, che ha soppresso l’86% del valore del contante in circolazione, erano far emergere il nero e combattere la corruzione. Ma quali sono stati gli effetti di questa misura shock sull’economia del Paese? L’effetto, a pochi mesi dallla riforma, è stato di un indebolimento. Il Pil indiano nel secondo trimestre ha segnato un incremento del 6,1%, molto più debole di quanto atteso dalla maggior parte degli analisti. “Questo risultato ha confermato anche l’assurdità delle dichiarazioni del governo, secondo le quali la riforma del contante di novembre avrebbe avuto effetti solo minimi e temporanei sull’economia indiana”, spiega il team di analisti di Raiffeisen Capital Management. In ogni caso, nonostante l’inatteso forte rallentamento della crescita nell’ultimo trimestre, su base annua la crescita economica è stata esattamente uguale al livello stimato dal consenso degli analisti. Ma come è possibile? “Questo è stato possibile grazie alle significative revisioni a posteriori dei dati relativi ai precedenti trimestri da parte dell’autorità statistica”, spiegano gli strategit. Come per magia, quindi, la crescita nei primi tre trimestri è aumentata tutto d’un tratto. “Altri dati congiunturali dimostrano invece chiaramente che l’improvviso ritiro del 90% di tutto il contante in realtà ha avuto, e ha, degli effetti molto più pesanti di quanto ufficialmente ammesso”, aggiungono gli analisti di Raiffeisen.

 

Crisi produttiva

 

Anche ad aprile, meno di cinque mesi dopo il provvedimento, le tendenze della produzione industriale e dell’indicatore dei direttori d’acquisto erano molto inferiori rispetto a prima della riforma del contante. Nello stesso tempo, come spiega Reiffeisen, l’inflazione è calata significativamente e ciò ha creato ulteriore margine di manovra per la riduzione dei tassi d’interesse da parte della Banca centrale. Quanto agli utili societari, se si tolgono le azioni finanziarie e le società metallurgiche, risulta addirittura un calo degli utili. Ma proprio nel settore finanziario gli utili societari sono da prendere con le dovute precauzioni, dato che il numero dei crediti in sofferenza è molto elevato. Nonostante ciò, l’indice BSE Sensex a maggio ha guadagnato circa il 4% e con ciò ha toccato un nuovo massimo. Ma, come spiegano gli analisti, gli effetti della riforma del contante in India non si sono ancora pienamente dispiegati.