I titoli del giorno a Piazza Affari: acquisti su Leonardo e Finecobank, realizzi su Campari
Seduta cauta per Piazza Affari, con l’attenzione rivolta prevalentemente alle trimestrali societarie. Sul Ftse Mib svetta Leonardo in scia ai risultati del primo trimestre e la conferma della guidance per il full year 2024. Tra le migliori anche Finecobank, all’indomani della trimestrale, mentre scattano prese di beneficio su Campari dopo il balzo della seduta precedente innescato dai conti.
Leonardo tonica dopo i risultati del 1Q
Leonardo viaggia in testa al Ftse Mib, trainata dai conti diffusi ieri a mercati chiusi. Nel primo trimestre dell’anno Leonardo ha totalizzato ordini per 5,8 miliardi di euro, in crescita del 14,9% rispetto al primo trimestre del 2023 su base pro-forma, e ricavi in aumento del 15,3% a 3,7 miliardi. Il business dell’elettronica per la difesa e sicurezza ha dato il maggiore contribuito agli ordini, con 2,99 miliardi di euro, seguito dagli elicotteri (2,04 miliardi), in un contesto di persistenti tensioni geopolitiche internazionali.
L’EBITA, la misura di redditività preferita dall’azienda, ha fatto registrare un incremento del 67%, attestandosi a 182 milioni di euro. L’Ebit è aumentato del 73% a 168 milioni, mentre l’utile netto è salito da 42 milioni a 459 milioni, grazie a una plusvalenza derivante dal consolidamento del Gruppo Telespazio.
Nonostante un Free Operating Cash Flow (FOCF) negativo di 621 milioni di euro, emerge una riduzione dell’assorbimento di cassa pari all’11,5%. L’indebitamento netto è diminuito del 20,7% a 2,93 miliardi.
Il portafoglio ordini ha raggiunto un livello record, superando i 43 miliardi di euro, mentre il rapporto book to bill di 1,6x evidenzia una solida performance commerciale. Questo successo è attribuito all’efficace conversione del portafoglio ordini in ricavi, e al miglioramento dell’EBITA, sostenuto dalla crescita nei settori dell’Elettronica e degli Elicotteri, oltre che dalle iniziative di efficientamento.
La società ha confermato la guidance per il 2024, riflettendo fiducia nelle prospettive future. I target prevedono nuovi ordini per circa 19,5 miliardi, ricavi per circa 16,8 miliardi, un Ebit rettificato di circa 1,44 miliardi e un FOCF di circa 770 milioni.
Denaro su Finecobank in scia ad upgrade stime analisti
In rialzo anche Finecobank, che ieri era scesa in borsa dopo i risultati del primo trimestre, chiuso con ricavi in aumento crescita dell’11,4% a 327 milioni di euro, un utile operativo in miglioramento del 12% a 248 milioni e un utile netto di 147 milioni (+12,4%). Tutti gli indicatori hanno superato le stime degli analisti. Il Cost/income ratio si attesta al 24,2% e il CET1 al 25,3%.
Inoltre, la società prevede ricavi record nel full year 2024, una raccolta robusta, una prosecuzione del forte trend di crescita dei nuovi clienti e un dividendo per azione in rialzo.
In seguito alla trimestrale, Equita ha confermato il ‘Buy’ e incrementato il target price da 16,5 a 16,9 euro. Intermonte ribadisce il “Neutral” e alza il prezzo obiettivo a 15 euro (da 14,5) mentre Banca Akros aumenta il target price a 15,8 euro (da €15) ma taglia la raccomandazione ad Accumulate (da Buy).
Realizzi su Campari
Prese di profitto su Campari dopo il guadagno del 6,8% messo a segno nella seduta precedente grazie alla diffusione dei risultati del primo trimestre, in un contesto generalmente positivo del comparto a livello europeo.
Nei primi tre mesi dell’anno Campari ha realizzato ricavi netti pari a 663,5 milioni, con una crescita organica del +0,2% e totale del -0,7%. L’Ebitda rettificato è pari a €181,1 milioni (27,3% delle vendite), con variazione organica +0,6% e totale -1,7%, mentre l’utile ante imposte si incrementa dell’8,6% a €145,0 milioni. L’outlook per la restante parte dell’anno rimane invariato.
A livello internazionale, anche le francesi Remy Cointreau e Pernod Ricard hanno registrato rialzi nella giornata di ieri (rispettivamente +6% e +3,1%). Dalla visita di Xi Jinping in Francia sono emersi segnali incoraggianti, che hanno attenuato i timori di dazi sul cognac nel mercato cinese.