Notizie Valute e materie prime Forex: elezioni UK alle porte, Corbyn guadagna terreno sulla May. Quali prospettive per la sterlina?    

Forex: elezioni UK alle porte, Corbyn guadagna terreno sulla May. Quali prospettive per la sterlina?    

30 Maggio 2017 14:06

 

Il mese di giugno, oramai alle porte, vedrà ancora una volta il tema politico in primo piano in Europa. Tra i nuovi importanti appuntamenti elettorali monitorati dagli investitori: da una parte le elezioni legislative in Francia, con il primo turno previsto l’11 giugno e il secondo il 18 giugno, e dall’altra quelle in Gran Bretagna previste per l’8 giugno, che sono state indette a sorpresa dalla premier britannica Theresa May. Una mossa dettata dalla volontà di confermare la posizione del partito conservatore in vista dell’entrata nel vivo delle trattative sulla Brexit.

Nelle ultime ore tiene banco lo scontro tv (a distanza perché i due candidati sono stati intervistati separatamente) tra Theresa May e Jeremy Corbyn che si è acceso proprio sul delicato tema della Brexit che ha fatto emergere posizioni distanti. Se Corbyn ha infatti ribadito la necessità di portare a casa in ogni caso un accordo con Bruxelles, May ha invece dichiarato “meglio nessun accordo che un cattivo accordo”. 

Con l’approssimarsi della tornata elettorale nel Regno Unito, una certa dose di incertezza torna a fare capolino sui mercati. Lato forex prosegue la debolezza della sterlina, con gli ultimi sondaggi che vedono assottigliarsi il vantaggio dei conservatori guidati da May rispetto ai rivali laburisti di Corbyn (il vantaggio della May sarebbe al momento sceso a solo 6 punti). E c’è chi già parla di sorpasso alle porte.

Per gli esperti di Mps Capital Services, che si soffermano sulle prospettive della sterlina, la valuta recupererà terreno nella seconda parte dell’anno. “Da inizio anno il cambio euro/sterlina ha evidenziato un andamento laterale all’interno del range 0,83- 0,88, condizionato principalmente dalla notizia sul fronte politico che sono giunte dalla due aree”, affermano gli esperti della banca senese nel focus sulla divisa inglese, indicando la notizia di elezioni anticipate in UK e la vittoria di Macron che ha riportato maggiore ottimismo sull’area euro.

Analizzando le prospettive di breve termine, gli esperti di Mps Capital Services indicano che i livelli raggiunti dal cambio valuta unica/sterlina (ovvero area 0,87/0,88) “rappresentano nel breve degli estremi che potrebbero rientrare nel corso del mese di giugno una volta che verrà meno l’incertezza politica. L’unico rischio a tale scenario sarebbe una sconfitta del partito conservatore, inattesa dal mercato, che potrebbe portare temporaneamente ad un ulteriore indebolimento della valuta britannica fino ad area 0,90”.

Guardando alla seconda parte dell’anno, a partire dal secondo semestre, secondo gli esperti di Mps Capital Services, la persistenza dell’inflazione sul livelli elevati, e comunque distanti dal target della BoE, potrebbe spingere il cambio nella parte bassa del range sopracitato (area 0,83). “Qualora tale ipotesi dovesse verificarsi, infatti, potrebbero materializzarsi le attese da parte degli operatori per una politica monetaria più restrittiva, considerato anche quanto emerso dall’ultima riunione”, sottolineano gli esperti. Inoltre, guardando al posizionamento degli speculatori (dati CFTC), l’ammontare di posizioni continua a rimanere su livelli storicamente molto elevati. Pertanto eventuali prese di profitto sulle posizioni nette lunghe sul cambio EurGbp potrebbero portare ad un calo del cambio