Notizie Notizie Italia Enel corre ai nuovi massimi, S&P elogia piano e alza rating

Enel corre ai nuovi massimi, S&P elogia piano e alza rating

7 Dicembre 2017 10:10

Non conosce soste l’ascesa a Piazza Affari del titolo Enel che si mette in mostra anche oggi aggiornando nuovamente i massimi dal 2008. Il titolo si è spinto fino a 5,57 euro, in rialzo di oltre mezzo punto percentuale trovando spoda nella promozione arrivata da S&P. Una notizia positiva che permette “maggiore flessibilità finanziaria e un ulteriore piccolo ribasso potenziale nel futuro costo delle prossime emissioni obbligazionarie”, sottolinea Equita Sim che ha rating buy su Enel con target price a 6 euro.

Negli ultimi 12 mesi il titolo Enel si è impennato di oltre il 46% con capitalizzazione di Borsa arrivata oltre i 56 miliardi di euro.

Ieri sera l’agenzia di rating statunitense ha alzato il rating di lungo termine sull’utility italiana di un gradino portandolo a BBB+ con outlook stabile. S&P ha valutato positivamente il nuovo Piano strategico al 2020 presentato nelle scorse settimane, in particolsre la focalizzazione degli investimenti del gruppo nel settore delle reti e nelle fonti rinnovabili. S&P plaude anche all’ulteriore semplificazione della struttura societaria del gruppo abbinata all’attesa stretta sui costi grazie alla digitalizzazione degli asset. “Enel vanta un importante track record nella realizzazione degli obiettivi indicati nel Piano strategico, nella gestione del debito e della liquidità”, si legge nel report dell’agenzia di rating che ritiene Enel in grado di migliorare in modo strutturale il rapporto tra flussi di cassa operativi e indebitamento finanziario.

Scende il profilo di rischio
Nel suo giudizio S&p tiene conto anche della diversa allocazione degli investimenti, con maggior focus sui mercati maturi che migliora il profilo di rischio del gruppo. Il Piano strategico 2018-2020 illustrato a Londra da Francesco Starace prevede infatti uno spostamento degli investimenti dai mercati emergenti a quelli maturi dell’Europa e del Nord e Centro America, dove dovrebbe essere concentrato più del 75% degli investimenti complessivi.