Dividendi: Eni e Stm staccano la cedola a Piazza Affari
Due società del Ftse Mib staccano oggi il dividendo: si tratta del colosso energetico Eni e del produttore di semiconduttori STMicroelectronics. Fuori dal listino principale, altre due titoli di Piazza Affari viaggiano oggi al netto della cedola: l’azienda tecnologica Sesa, quotata sullo Star e la Mid Cap Piaggio. Ecco tutte le informazioni su dividendi, tranche, acconti e saldi di questi titoli.
Eni e Stm: i dividendi delle due società del Ftse Mib
Per quanto riguarda Eni, si tratta della prima tranche, pari a da 0,25 euro, del dividendo complessivo da 0,94 euro approvato dall’assemblea della società. Il pagamento avverrà in quattro rate trimestrali. Sulla base del dividendo complessivo e dell’ultimo prezzo del titolo, Eni presenta un dividend yield intorno al 6,6%, un livello assolutamente apprezzabile tra le società di Piazza Affari.
L’altra big del Ftse Mib che stacca oggi la cedola è STMicroelectronics. In particolare, l’azienda di microchip paga la seconda tranche da 0,09 dollari del dividendo da 0,36 dollari deliberato dai soci. Ai prezzi attuali, il dividend yield di Stm è pari all’1,4%, fra i meno generosi del Ftse Mib.
Le altre società di Piazza Affari che staccano il dividendo oggi
Oltre alle due sopracitate, è giornata di stacco della cedola anche per Sesa e Piaggio.
La prima corrisponde un dividendo unitario di 1 euro a valere sull’esercizio conclusosi il 30 aprile di quest’anno.
La seconda paga un acconto di 0,115 euro sul dividendo dell’esercizio 2024, con un successivo saldo da definire con la relazione finanziaria di fine anno. Per quanto riguarda l’esercizio 2023, Piaggio ha offerto un dividendo complessivo di 0,205 euro, con un saldo di 0,08 euro dopo un acconto di 0,125 euro.
L’importanza dei dividendi in uno scenario in evoluzione
Attraverso il pagamento dei dividendi, le società redistribuiscono agli azionisti parte degli utili conseguiti, permettendo ai soci di beneficiare dei risultati positivi dell’azienda.
Per gli azionisti, i dividendi rappresentano dunque una fonte di rendimento molto apprezzata, che si affianca all’eventuale capital gain determinato dall’aumento del valore di mercato (ossia dal rialzo del titolo in borsa).
In un contesto macroeconomico nel quale i rendimenti di altre asset class, come le obbligazioni, sono destinati a scendere in scia alla normalizzazione della politica monetaria delle banche centrali, cresce l’appetito per le società in grado di pagare corposi dividendi e di garantire agli azionisti flussi relativamente stabili in entrata.