Notizie Notizie Mondo David Zahn (Franklin Templeton), “Incertezza politica contenuta e fondamentali in miglioramento: Italia più interessante di Spagna e Francia”

David Zahn (Franklin Templeton), “Incertezza politica contenuta e fondamentali in miglioramento: Italia più interessante di Spagna e Francia”

2 Agosto 2017 09:20

 

Le dimissioni del premier Matteo Renzi e la costante crescita del Movimento 5 Stelle, insieme a fondamentali sempre più deboli, hanno portato molti investitori a evitare l’Italia, a vantaggio, per esempio, delle obbligazioni europee “core”, come quelle francesi.  Ma per fortuna qualcuno ha fatto valutazioni diverse e scommette da tempo sul nostro Paese. “La nostra view è differente – spiega David Zahn, Head of European Fixed Income di Franklin Templeton – Nel Franklin European Total Return Fund 1 infatti l’esposizione nei confronti dell’Italia è tra le più consistenti, mentre la Francia è sottopesata”. “Nonostante in Italia prevalga una serie di rischi, riteniamo che questi ultimi siano gestibili e che gli investitori siano ricompensati adeguatamente con gli attuali rendimenti”, aggiunge Zahn, che vede opportunità di acquisto interessanti anche in altri Paesi europei, come la Polonia e il Belgio.
 
Incertezza politica contenuta

 

Franklin Templeton si dichiara quindi poco preoccupata dalla temutissima avanzata del Movimento 5 Stelle poiché, se all’inizio del 2016 il partito anti-UE aveva mostrato una significativa crescita, “nelle recenti elezioni amministrative ha perso in diverse città chiave, sintomo di una certa perdita di consenso”. “In ogni caso non è completamente inverosimile che il Movimento possa raggiungere la maggioranza alle prossime elezioni – aggiunge Zahn – Anche in questo scenario però il Movimento si troverebbero di fronte, grazie all’attuale struttura costituzionale dell’Italia, a sfide simili a quelle di Renzi nel portare avanti le riforme”. Inoltre, come sottolinea con realismo lo strategist, “a proposito della politica anti-UE, bisogna considerare che la Costituzione italiana impedisce a un partito politico di indire un referendum su un trattato internazionale (come il Trattato di Maastricht) e se anche riuscissero a raggiungere questo obiettivo, sarebbe comunque un lungo e difficile processo”.
 
Fondamentali in miglioramento

 

Ma sono i deboli fondamentali dell’Italia a rappresentare da tempo l’elemento più negativo per gli investitori obbligazionari. All’indice ci sono la crescita nel Paese lenta e il disavanzo pubblico che deve essere ridotto. “Stiamo tuttavia assistendo a una svolta – dice lo strategist – Se si esclude la spesa per interessi, il governo sta attualmente riportando un avanzo di bilancio. Inoltre la crescita dovrebbe accelerare e potremmo vedere il rapporto debito-PIL dell’Italia stabilizzarsi quest’anno piuttosto che continuare a crescere”. Il debito dell’Italia ha inoltre una scadenza lunga (quasi otto anni) e, come ben sottolinea Zahn, questo significa che ci vorrà molto tempo affinché le cedole si ri-prezzino quando i tassi scendono, e il contrario quando salgono. Quanto alla crisi del settore bancario, è stato certamente un altro elemento di preoccupazione e, “concordiamo sulla considerazione che alcune banche necessitino di ristrutturazioni e di ricapitalizzazioni, ma si tratta principalmente di banche più piccole, perché quelle più grandi sono in buona salute. Inoltre nel settore molte di queste operazioni di ristrutturazione sono già in corso”.
 
Rendimenti interessanti

 

Il fondo a gestione attiva non è limitato da alcun benchmark e investe dove individua il migliore rapporto rischio-rendimento. Su questa base Zahn ritiene al momento più interessante l’Italia rispetto a Spagna e Francia. “Il differenziale tra i titoli italiani e titoli spagnoli è intorno ai 60 basis point – dice lo strategist – La Spagna ha inoltre alcuni problemi economici e politici. Anche se notiamo un certo progresso del rapporto debito-Pil e i primi segnali di riforme, vediamo ancora in Spagna un significativo rischio politico, che non crediamo il mercato stia prezzando correttamente”. Quanto alla Francia, dopo le elezioni sta nuovamente scambiando a 35 bps rispetto alla Germania, ma riteniamo che i fondamentali in Francia siano molto diversi rispetto alla Germania: il rapporto debito-Pil sta salendo più velocemente rispetto all’Italia, e la disoccupazione rimane elevata”. In altre parole, secondo Zahn, il mercato sarebbe eccessivamente ottimista nel prezzare la capacità di Macron di condurre le riforme. “Il suo partito ha solo un anno ed è formato da esponenti sia di sinistra che di destra – dice lo strategist – Macron potrebbe dunque dover affrontare alcuni problemi dovendo considerare entrambe le correnti del suo governo.  Riteniamo che la Francia avrà un andamento più in linea con la Spagna che con la Germania”.
 
Prospettive europee

 

Quanto alle prospettive dell’Eurozona secondo Zahn, anche a seguito dal successo di Macron in Francia, si delinea uno spostamento verso un convinto sostegno del progetto dell’Unione europea. “A livello economico, è improbabile che la Bce innalzi presto i tassi e qualunque stop agli acquisti sarà comunque graduale, e in questo senso non vediamo uno scenario disastroso per l’Italia”, dice Zahn. Che conclude: “I movimenti populisti non si sono però assolutamente disciolti. Anzi: se gli attuali governi europei non dovessero mantenere le promesse programmatiche, non ci stupirebbe affatto vedere riemergere i movimenti populisti nei prossimi cicli elettorali”.