Consulenti, nonostante tutto prevale l’ottimismo: prevista crescita del 5% nel 2022
Nonostante l’importante correzione del mercato azionario e obbligazionario e un’inflazione quasi in doppia cifra nella prima metà del 2022, i professionisti della finanza di tutto il mondo ritengono che vedranno crescere le proprie attività nel corso del prossimo anno, con una crescita del 5% prevista dai consulenti finanziari europei che scende al 4,8% per il nostro Paese, secondo l’indagine 2022 Financial Professionals di Natixis Investment Managers.
Geopolitica, inflazione e volatilità sono i tre principali rischi di mercato per i professionisti finanziari europei e britannici. In particolare, le preoccupazioni per il rischio geopolitico si attestano al 78% in Europa e al 73% in Italia, rispetto a una media globale del 57%. Tra i professionisti in Italia, se la prima fonte di preoccupazione è legata ai rischi geopolitici, gli altri rischi riguardano l’inflazione (61%), il rialzo dei tassi (52%) e la volatilità del mercato (41,3%). Sono ritenuti, invece, meno preoccupanti gli aspetti legati ai bassi rendimenti (21,3%), alle valutazioni (19,3%) e alla diffusione di nuove varianti Covid (13,3%).
Guardando ai rischi geopolitici, la guerra in Ucraina ha avuto un impatto significativo sull’inflazione, in un momento in cui l’economia globale era in ripresa post-pandemia e la domanda di energia elevata. Oltre due terzi dei professionisti finanziari in Europa (63%) la considerano un rischio primario per il portafoglio.
Nel frattempo, la volatilità sperimentata nella prima metà dell’anno, una delle fasi più lunghe dalla crisi finanziaria, causa una maggiore incertezza per i professionisti finanziari. Più di un terzo degli intervistati in Europa (31%) la considera un rischio fondamentale, con la percentuale che sale al 41,3% in Italia.
Tuttavia, pochi pensano che lo scivolamento del mercato continuerà ancora a lungo. In media, i professionisti della finanza in Europa prevedono che la maggior parte dei principali indici registrerà guadagni modesti entro la fine dell’anno. Se però il dato in Europa si attesta al 4,2% per l’S&P 500, la proiezione per i professionisti italiani è più ottimistica raggiungendo il 6,4%. Per quanto riguarda poi l’andamento del FTSE MIB i professionisti della finanza nel nostro Paese prevedono guadagni del 3,4%.
Insomma, nonostante l’attuale contesto, i consulenti finanziari ritengono di poter far crescere le proprie attività nei prossimi mesi e anni. A livello generale, inoltre, il maggior ottimismo si registra tra i professionisti in Germania (15%) e in Svizzera (15%) mentre l’orientamento più prudente è in Francia (10%), Spagna (10%) e nel Regno Unito (10%). In un contesto di mercato difficile, i consulenti dovranno concentrarsi sull’acquisizione di nuovi clienti e di nuovi asset. Ottimisticamente, gli intervistati in Europa prevedono di aggiungere 25 nuovi clienti all’anno al loro portafoglio di attività: mentre i professionisti della finanza in Italia hanno un’aspettativa più modesta di 20 clienti, dato tra i più bassi a livello mondiale.