Chiusura Borse oggi, 24 gennaio 2023
Chiusura all’insegna della prudenza per le borse europee, con tutti i principali indici del Vecchio Continente che mostrano indecisione nella seconda seduta della settimana. Al momento, debole anche Wall Street, con tutti e tre i principali indici sotto la parità, con il Nasdaq sulla parità e l’indice S&P 500 sopra i 4.000 punti in calo dello 0,17%.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 24 gennaio 2023
Indici Europa e Italia
A Milano, l’indice Ftse Mib chiude la seduta con un poco sopra la parità (+0,2%) a 25.884 punti.
Debolezza anche a Madrid con l’l’Ibex 35 al momento in progresso frazionale dello 0,2%, il Cac 40 di Parigi (+0,22%); ma anche sul Dax di Francoforte in leggero calo.
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
All’interno del paniere principale di Piazza Affari, acquisti soprattutto sui bancari Intesa Sanpaolo (+2,05%), Unicredit (+1,5%), Bper (+1,4%) e Banco Bpm (+1,3%).
In calo invece Finecobank (-1,3%) e i petroliferi, con Saipem (-3,35%), Eni (-1,5%) e Tenaris (-1,3%) dal calo del greggio.
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L’indice delle blue chip chiude la seduta ancora sotto il livello di resistenza a quota 26.000 punti. In caso di proseguimento degli acquisti i successivi livelli di resistenza si trovano prima proprio a 26.000 punti; mentre solo un ritorno delle quotazioni sotto 25.500 potrebbe fornire i primi segnali di debolezza.
Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario lo spread Btp/Bund si riduce a 175 punti base, con il rendimento del decennale italiano intorno al 3,9%.
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Forex
Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro rimane poco sotto quota 1,09; mentre tra le materie prime il Brent si trova 86 dollari al barile.
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Intanto Wall Street prosegue poco mossa dopo un momentaneo problema tecnico al Nyse che ha fermato molti titoli per volatilità. Focus soprattutto sulle trimestrali, in attesa dei conti di Microsoft in uscita stasera.
Nel frattempo, tornano in primo piano anche le tensioni geopolitiche. Secondo indiscrezioni, l’amministrazione Biden avrebbe trovato prove di aiuti bellici alla Russia da parte di aziende statali cinesi e starebbe accertando se il governo di Pechino ne fosse a conoscenza.
