Notizie Notizie Italia BTP Valore: pro e contro della nuova emissione

BTP Valore: pro e contro della nuova emissione

3 Maggio 2024 11:02

Lunedì prenderà il via la quarta emissione del Btp Valore, che durerà dal 6 al 10 maggio, salvo chiusura anticipata. Ecco un focus sui vantaggi e i rischi di questo strumento dedicato agli investitori retail.

Le caratteristiche del Btp Valore

La nuova emissione del Btp Valore prevede cedole trimestrali calcolate sulla base di tassi prefissati crescenti nel tempo, con un meccanismo step-up di 3+3 anni, oltre a un premio finale extra, pari allo 0,8% del capitale nominale investito, per chi acquista lo strumento nei giorni del collocamento e lo detiene fino a scadenza (6 anni).

Il MEF ha annunciato i tassi minimi garantiti, pari al 3,35% per il 1°, 2° e 3° anno e al 3,90% per il 4°, 5° e 6° anno. Al termine del collocamento, verranno comunicati i tassi cedolari definitivi che potranno essere confermati o rivisti, ma solo al rialzo.

Come per gli altri Btp è garantita la restituzione del capitale a scadenza e viene applicata la tassazione agevolata al 12,5%. Da segnalare anche l’assenza di commissioni e l’esenzione dalle imposte di successione. Il taglio minimo acquistabile è pari a 1.000 euro. Inoltre, gli investitori retail che parteciperanno al collocamento avranno la certezza di accaparrarsi l’importo richiesto.

Infine, è prevista l’esclusione dal calcolo ISEE fino a 50.000 euro, in accordo con la legge di bilancio 2024, al completamento dell’iter di attuazione della misura.

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I pro del Btp Valore

Innanzitutto, bisogna precisare che i vantaggi e i rischi di un investimento dipendono sempre da elementi soggettivi come gli obiettivi dell’investitore, la sua situazione finanziaria, la sua propensione al rischio e altri fattori. Inoltre, i pro e contro di un asset sono relativi anche alle alternative presenti sul mercato.

Detto ciò, il Btp Valore si può considerare uno strumento generalmente adeguato per i piccoli risparmiatori con un orizzonte temporale di medio-lungo termine, interessati ad un flusso cedolare sicuro, frequente e predefinito. L’attuale contesto di tassi elevati fa sì che i rendimenti del mercato obbligazionario siano ancora appetibili, soprattutto in vista di un abbassamento del costo del denaro nei prossimi mesi da parte della Bce.

I contro del Btp Valore

Le principali criticità del Btp Valore, come per gli altri buoni del Tesoro, sono legate ad una eventuale cessione prima della scadenza. Il prezzo dei Btp, infatti, può oscillare durante la vita dello strumento e un investitore che avesse l’esigenza di vendere anticipatamente il titolo potrebbe incappare in una perdita determinata dalla differenza tra il prezzo di acquisto (alla pari) e il prezzo di vendita.

Per contro, bisogna comunque considerare anche l’evento contrario: un eventuale rialzo del prezzo potrebbe generare un potenziale capital gain in caso di cessione ad un valore più elevato rispetto al prezzo di acquisto.

Ma quali sono gli elementi che possono determinare oscillazioni del prezzo del Btp Valore (e di tutti gli altri Btp)? Innanzitutto, le variazioni dei tassi di interesse, che hanno una relazione inversa con i prezzi delle obbligazioni: ad un aumento dei tassi corrisponde una discesa dei prezzi e viceversa.

“Ad oggi, lo spread BTP-Bund si attesta intorno ai 140 punti base, un valore relativamente ristretto se confrontato allo storico dal 2011 in poi, ma ogni eventuale variazione al rialzo rappresenta un rischio significativo per gli investitori sovraesposti a questo tipo di strumento”, afferma Roberto Rossignoli, Senior Portfolio Manager di Moneyfarm..

Da monitorare la variabile debito pubblico

Un altro elemento da tenere in stretta considerazione è il debito pubblico italiano. “Se, come previsto dal Def 2024, il debito pubblico italiano dovesse superare la soglia dei 3.000 miliardi di euro a partire dal 2025, chi investe nel BTP Valore potrebbe andare incontro a forti incertezze”, spiega Rossignoli.

“A gravare sull’entità del debito fino al 2026, secondo il Mef, sarà soprattutto il Superbonus, che ha pesato sui conti pubblici per un totale di 219 miliardi di euro, di cui 160,3 miliardi per Super-Ecobonus e Super-Sisma bonus e 58,7 miliardi per gli altri incentivi previsti. Il deficit 2023 al 7,4% è solo una minima parte del problema, le criticità si manifesteranno via via che i crediti fiscali verranno compensati, portando a cali di gettito che renderanno complicato rispettare gli impegni per la riduzione del debito pubblico nei prossimi anni.”

Secondo le recenti stime della Mazziero Research, società di ricerca indipendente che fornisce previsioni periodiche sui conti pubblici dell’Italia, il debito pubblico continuerà a correre e raggiungerà una cifra compresa tra 2.930 e 2.961 miliardi a giugno, dopo aver segnato un nuovo record a febbraio (2.872 miliardi).

La parola chiave è “diversificazione”

In conclusione, come rimarca Rossignoli, “è fondamentale capire se il BTP Valore sia uno strumento in linea con il proprio profilo di rischio, obiettivi e orizzonte temporale, senza trascurare le variabili esterne che possono influire sull’investimento.”

Inoltre, “per chi avesse un orizzonte temporale in linea col BTP Valore, è importante poi ricordare che esistono investimenti alternativi in grado di generare rendimenti più elevati.”

Il tutto, ricordando che “la parola chiave resta ‘diversificare’, cioè non concentrare il rischio su un solo strumento, ma costruire portafogli multi-asset, in cui l’esposizione al Btp sia considerata all’interno di una pianificazione finanziaria più ampia.”