Notizie Notizie Italia Nexi: si accelera la fusione con Sia, possibile accordo già nelle prossime settimane

Nexi: si accelera la fusione con Sia, possibile accordo già nelle prossime settimane

10 Settembre 2020 10:47

I tempi per una fusione tra Nexi e Sia potrebbero essere più corti del previsto, con un possibile accordo già nelle prossime settimane. Una accelerata imprevista visto che solo qualche giorno fa si parlava di una ripresa delle trattative tra Cdp e i fondi di private equity Bain Capital, Advent e Clessidra finalizzate all’operazione di fusione tra le due paytech (indiscrezioni del Sole24Ore). Cosa sta succedendo?

Secondo l’agenzia Bloomberg, Sia starebbe finalizzando un nuovo importante accordo sul contratto di processing con Unicredit, uno dei principali cliente della società con un peso sul fatturato superiore al 20%. Già nel 2016 Sia aveva acquisito per 500 milioni il processing di circa 13,5 milioni di carte di pagamento e la gestione di 206mila terminali Pos e 12mila Atm in Italia, Germania e Austria da Unicredit (la società acquisita P4Cards aveva riportato nel 2017 ricavi per 135 milioni e un margine operativo di 39 milioni), firmando al contempo un contratto di outsourcing della durata di dieci anni le cui condizioni, secondo indiscrezioni, potevano essere riviste dopo cinque anni, quindi nel 2021.

Ebbene, l’eventuale firma di un nuovo contratto con una estensione temporale eliminerebbe uno degli ostacoli alla fusione con Nexi e l’operazione, secondo Bloomberg, potrebbe quindi essere finalizzata nelle prossime settimane. “Nel caso l’operazione di fusione con Sia fosse confermata sarebbe strategicamente positiva per Nexi in quanto migliorerebbe il suo posizionamento nella catena del valore e aumenterebbe la diversificazione della clientela per tipologia e geografia”, hanno commentato qualche giorno fa gli analisti di Equita, che anche oggi mantengono su Nexi una raccomandazione Hold (tenere in portafoglio) con target price a 15 euro. Secondo Equita sarebbero comunque diversi i temi ancora da definire, tra cui le sinergie ottenibili da una possibile aggregazione delle piattaforme tecnologiche, i concambi valutativi e la futura governance.

Intanto il titolo Nexi finisce nel vortice della speculazione. L’azione della paytech italiana scatta fin dai primi scambi in testa al paniere Ftse Mib di Piazza Affari con un balzo di oltre il 4% superando la soglia dei 16 euro. Da inizio anno il titolo ha guadagnato quasi il 30% (+29,5%).