Notizie Notizie Mondo Naguib Sawiris e la scelta anti-Buffett: annuncia scommessa su titoli compagnie aeree. Petrolio? ‘Tornerà a $100’

Naguib Sawiris e la scelta anti-Buffett: annuncia scommessa su titoli compagnie aeree. Petrolio? ‘Tornerà a $100’

7 Maggio 2020 10:33

Ultimamente ha fatto parlare di sé per la seguente frase-battuta:

“Fatemi dire una cosa, mi suiciderò se sarà prorogato il periodo” di lockdown. Naguib Sawiris, il magnate egiziano che è stato proprietario di Wind-Infostrada, dal 2005 al 2010 – anno in cui ha accettato la proposta di acquisizione arrivata dalla russa VimpelCom – si è messo in evidenza per aver criticato il lockdown imposto dalle autorità per contenere l’emergenza sanitaria del COVID-19 .

“Abbiamo bisogno di una decisione rivoluzionaria, a prescindere dalle conseguenze..la gente si ammala? Guarirà“, ha detto in un’intervista rilasciata alla rete televisiva Al-Hadath TV , continuando: “alla fine il coronavirus uccide solo l’1% dei pazienti, rappresentato soprattutto da anziani“.

Nelle ultime ore Sawiris ha rilasciato un’altra intervista, presentandosi come investitore contrarian, considerati i tempi.

Il presidente e amministratore delegato di Orascom Investment Holding ha riferito alla Cnbc di credere che ci siano opporunità nel settore aereo, nel turismo e nel comparto Internet.

Ogni crisi porta con sé un’opportunità – ha detto Sawiris – Oggi puoi acquistare una compagnia aerea per 1 dollaro se prendi in considerazione la quantità del debito”.

Una scommessa, la sua, opposta a quella di Warren Buffett, che ha reso noto di recente che la sua holding Berkshire Hathaway ha venduto tutte le quote detenute nel settore delle compagnie aeree.

Vale la pena ricordare che i titoli delle compagnie aeree Usa sono crollati più del 95% in Borsa, a causa dello stop a voli e viaggi provocato dalla pandemia che, stando agli ultimi dati della Johns Hopkins University, ha infettato più di 3,6 milioni di persone nel mondo, uccidendone almeno 256.800.

Il magnate si è mostrato ottimista anche verso i prezzi del petrolio,  tanto da prevedere prezzi del petrolio in rialzo fino a $100 nell’arco dei prossimi 18 mesi.

Nel mese di marzo, i paesi Opec e non Opec non sono riusciti a trovare un accordo sul taglio della produzione, proprio mentre il coronavirus stava già azzoppando la domanda di petrolio crude. I prezzi hanno toccato i minimi degli ultimi 18 anni prima che l’alleanza Opec+ riuscisse a trovare un’intesa, arrivata ad aprile, sulla riduzione dell’offerta di 9,7 milioni di barili al giorno: un taglio record della storia, pari al 10% della produzione globale.

Il mercato è stato poi protagonista di una vera e propria mattanza, scatenata da motivi di carattere tecnico, sì, ma anche dai timori sulla disponibilità dello stoccaggio, a causa dei depositi stracolmi di crude. In queste ore il Brent oscilla attorno a $29, e il WTI attorno a $24 al barile.