Notizie Valute e materie prime L’oro ai nuovi massimi tra tensioni Corea del Nord e tonfo del dollaro

L’oro ai nuovi massimi tra tensioni Corea del Nord e tonfo del dollaro

29 Agosto 2017 09:32

Le rinnovate tensioni geopolitiche fanno scattare in avanti l’oro, che testa i nuovi massimi annui. Il metallo giallo si giova anche dell’ulteriore indebolimento del dollaro. Il nuovo missile lanciato dalla Corea del Nord ha aumentato l’appetito degli investitori per beni rifugio, a partire dall’oro. Le quotazioni del metallo giallo questa mattina si sono portate fino a 1.327,72 dollari l’oncia, sui nuovi massimi del 2017. Corsa dell’oro che era già iniziata nei giorni scorsi in scia al nuovo deprezzamento del dollaro dopo il discorso di venerdì di Janet Yellen che ha evitato di fare riferimenti alla politica monetaria.

L’euro sfonda il muro di 1,20 
Sul forex il cross dollaro/yen è ai minimi a due mesi a quota 108,8. Nuovi massimi a due anni e mezzo per l’euro/dollaro oltre il muro di 1,20 (1,2031).

Questa notte da Pyongyang è partito un missile che ha sorvolato il Giappone settentrionale, come confermato dai governi sudcoreani e giapponesi. I militari giapponesi non hanno tentato di abbattere il missile, che ha attraversato il territorio giapponese intorno alle 6:06 per poi cadere nel Mar del Giappone. Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud hanno chiesto la convocazione urgente del Consiglio di sicurezza dell’Onu, che si terrà oggi stesso.

Quello odierno è il diciottesimo missile lanciato da Pyongyang nel 2017. Tokyo ha parlato di “minaccia grave e senza precedenti”, anche se la Corea del Nord già nel 1998 e nel 2009, aveva effettuato lanci simili mascherandoli come test per un satellite.
Nelle ultime settimane le tensioni tra Corea del Nord e Stati Uniti si erano allentate dopo le violente minacce tra i leader delle due nazioni. Il leader della Corea del Nord Kim Jong Un ha minacciato di lanciare missili a lunga gittata nel Pacifico, isola di Guam, vicino al territorio degli Stati Uniti. E Donald Trump ha avvertito che Pyongyang doveva affrontare “fuoco e furia” se minacciava gli Stati Uniti.