Notizie Notizie Italia Intesa Sanpaolo: dopo Ubi Banca potrebbe giocare un ruolo nell’acquisto di Borsa Italiana

Intesa Sanpaolo: dopo Ubi Banca potrebbe giocare un ruolo nell’acquisto di Borsa Italiana

18 Agosto 2020 16:13

Intesa Sanpaolo inarrestabile. Dopo l’acquisizione di Ubi Banca, conclusasi a inizio agosto, la banca guidata da Carlo Messica potrebbe giocare un ruolo nell’eventuale acquisizione di Borsa Italiana, la società che gestisce i mercati finanziari a Milano, da parte dell’istituto di credito statale italiano Cassa Depositi e Prestiti ed Euronext. Lo riporta l’agenzia Bloomberg, citando fonti anonime vicine alla vicenda.

Ma facciamo un passo indietro. A fine luglio, in occasione della presentazione dei risultati semestrali, il London Stock Exchange Group si è detto a pronto a vendere Borsa Italiana. Una decisione presa dal gruppo londinese per cercare di ottenere l’ok dalle autorità europee all’acquizione di Refinitiv (ex unità dati di Thomson Reuters). In una nota ufficiale Lse ha confermato che in “un contesto in cui la Commissione europea ha iniziato la fase 2 di review sono state avviate le discussioni esplorative che potrebbero sfociare in una vendita della piattaforma MTS o potenzialmente di tutto il gruppo Borsa Italiana nel suo insieme”.

Il governo ed Euronext stanno valutando un’offerta congiunta per l’operatore di borsa, che dal 2007 è di proprietà della London Stock Exchange Group. In uno scenario tutto in divenire, Euronext potrebbe diventare nuovo proprietario di Borsa Italiana, mentre Cassa Depositi e Prestiti ottenere una partecipazione in Euronext, intorno al’8% secondo Bloomberg. Ed è proprio qui che Intesa entrerebbe in gioco, ossia acquistando anche lei una quota di Euronext intorno al 2%. L’agenzia precisa che non è stata presa alcuna decisione e il piano potrebbe svanire.

Qualcosa di più si saprà a breve. Lse avrebbe infatti chiesto le prime offerte entro il 21 agosto così da ricevere le proposte non vincolanti a settembre e passare alle offerte vincolanti a ottobre. Il tutto per concludere la transazione Refinitiv entro la fine del 2020 o all’inizio del 2021.

Seguendo queste tempistiche, quindi, Cdp e la parigina Euronext potrebbero depositare entro venerdì un’offerta congiunta per l’acquisizione di Mts (il mercato all’ingrosso dei Titoli di Stato, ndr). Ma non è escluso un piano più articolato che porterebbe al riscatto dell’intero gruppo Borsa Italiana, che secondo alcune stime avrebbe un valore di 3-4 miliardi di euro. E non è escluso nemmeno che altri pretendenti si facciano avanti per rilevare il gestore di Piazza Affari. Secondo Bloomberg, infatti, Deutsche Boerse starebbe valutando un’offerta. Si ricorda però che secondo un decreto approvato la scorsa settimana, l’Italia ha esteso i poteri di veto della Consob sulle vendite di quote, direttamente o indirettamente, nell’operatore di borsa del paese.