Piazza Affari termina l’ottava a -0,41%, Btp Valore raccoglie oltre 18 mld
Giornata debole per le borse europee, compresa Piazza Affari con il Ftse Mib che chiude in flessione dello 0,41% a 27.162,02 punti. Ben intonate Erg (+1,8%), Stm (+1,2%) e Leonardo (+1,3%) mentre perdono terreno Bper (-2%) e soprattutto Mps (-10,8%) dopo che il Ceo di Bper Luigi Montani e il presidente di Unipolsai (-0,4%%) Carlo Cimbri hanno escluso ogni interesse per eventuali aggregazioni. Piatta Telecom Italia nell’ultimo giorno valido per presentare le offerte per la rete.
Nel radar degli investitori ci sono soprattutto le riunioni di Fed e Bce della prossima settimana. Per l’istituto di Washington, che si riunirà il 13/14 giugno, le attese sono per una pausa nel ciclo restrittivo, mentre la Bce dovrebbe aumentare il costo del denaro dello 0,25%.
Tra i dati macro, sono stati diffusi i numeri sull’inflazione in Cina. In particolare, l’indice dei prezzi al consumo a maggio è salito su base annua dello 0,2%, accelerando il passo rispetto al +0,1% di aprile, ma a un livello inferiore rispetto al +0,3% atteso dal consensus degli analisti. In Italia, la produzione industriale è crollata dell’1,9% congiunturale ad aprile (-7,2% su base annua), deludendo le attese degli analisti.
Focus anche sull’ultima giornata di collocamento del Btp Valore, che ha totalizzato una raccolta di 18,19 miliardi, e sull’asta di Bot in cui il Tesoro ha collocato titoli per 6,5 miliardi di euro con rendimenti in salita di 18 centesimi rispetto all’asta di un mese fa, al 3,637%.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae a 172 punti base, con il decennale italiano in flessione al 4,1%. Tra le materie prime, il petrolio (Brent) si riporta sopra i 76 dollari al barile, mentre fra le valute l’euro/dollaro rimane poco mosso a 1,075. Per quanto riguarda la prossima settimana, oltre a Fed e Bce, saranno da seguire anche le riunioni della banca centrale cinese e della Boj, oltre ai dati statunitensi su prezzi al consumo, prezzi alla produzione, vendite al dettaglio e fiducia dell’Università del Michigan.