Notizie Notizie Italia Italia-Cina: rumor Cdp, emetterà i Panda bond ed entrerà in mercato che vale $12 trilioni

Italia-Cina: rumor Cdp, emetterà i Panda bond ed entrerà in mercato che vale $12 trilioni

20 Marzo 2019 14:00

La Cdp, Cassa Depositi e Prestiti, si appresta a emettere i Panda bond, rendendo così l’Italia il primo paese del “G7 che procede all’emissione di bond cinesi, in un mercato che vale 12.000 miliardi di dollari“.

In attesa della visita a Roma del presidente Xi Jinping e a seguito delle polemiche che sono scoppiate con la decisione del governo M5S-Lega di siglare diversi accordi con Pechino, due fonti vicine al dossier hanno riferito a Reuters che in cantiere c’è la possibilità che “la Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) venda i Panda bond, sostanzialmente bond emessi da società straniere a chi investe nella Cina continentale.

“Tra venerdì e sabato, Cdp e Bank of China, forse insieme al ministero dell’Economia, potrebbero firmare un memorandum d’intesa che, se finalizzato, consentirebbe alla Cassa di lanciare un programma di ‘Panda’ bond (quindi in yuan) per cofinanziare le imprese italiane che investono in Cina”, ha detto una delle fonti a Reuters.

Da segnalare che CdP è controllata dal ministero dell’economia e delle Finanze con una partecipazione superiore all’80%. Reuters sottolinea che un accordo di questo tipo, relativo all’emissione dei Panda bond, dimostrerebbe la “volontà di Xi di rimuovere le barriere alle società straniere, nel tentativo di internazionalizzare lo yuan e aprire fonti di finanziamento per la Belt and Road Initiative (BRI)”.

Italia-Cina sono i riflettori, dopo che lo scorso 15 marzo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il vicepremier del M5S e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio hanno firmato il memorandum sulla Via della Seta: un memorandum, “accordo quadro non vincolante” per usare le stesse parole di Conte, che avvicina l’Italia alle opportunità presenti nel mercato cinese. Di questo legame, alla vigilia della sua visita, ha parlato lo stesso presidente cinese Xi Jinping, dalle pagine del Corriere della Sera, con un lungo articolo.

Jinping ha annunciato “un patto strategico” con l’Italia. Qui, alcuni estratti del lungo articolo scritto per il quotidiano:

“Siamo pronti, insieme alla controparte Italiana, a costruire insieme la Belt and Road — la Nuova Via della Seta, sviluppando appieno i punti di forza storici, culturali e geografici che la cooperazione tra i due Paesi sotto l’egida della Belt and Road può portare. Impegnandoci a collegare l’idea di interconnessione e connettività propria dell’iniziativa Nuova Via della Seta ai progetti italiani di «costruzione dei porti del Nord» e «investire in Italia» al fine di creare una nuova era per la Belt and Road in settori come la marina, l’aeronautica, l’aerospazio e la cultura”.

Xi Jinping ha citato anche una frase di Alberto Moravia:

“Il noto scrittore italiano Alberto Moravia ha scritto: «Le amicizie non si scelgono a caso ma secondo le passioni che ci dominano». Il mondo odierno sta subendo profondi cambiamenti mai visti in un secolo, di fronte a ciò la storia ci affida la responsabilità di innalzare i rapporti sino-italiani e portarli a un nuovo livello e di tutelare insieme la pace, la stabilità e di far crescere la prosperità. Io desidero, con questa mia visita, di tracciare, insieme ai leader italiani, le linee guida dei rapporti bilaterali e di condurli nella nuova era”.

Tornando ai rumor di Reuters, cosa sono esattamente i Panda bond?

Intanto, vale la pena dire che l’emissione dei Panda bond sta crescendo a vista d’occhio, e che gli stessi colossi automobilistici tedeschi del calibro di Daimler e BMW, hanno deciso di unirsi a un trend che sta diventando sempre più popolare, anche e soprattutto grazie all’allentamento delle regole da parte delle autorità finanziarie cinesi.

I Panda bond sono bond emessi in Cina e in yuan da società emittenti non cinesi. I primi due Panda bond sono stati emessi nell’ottobre del 2005, lo stesso giorno, da International Finance Corporation e Asian Development Bank, per valori rispettivamente di 1,13 miliardi e 1 miliardo di yuan. Le obbligazioni avevano una scadenza di 10 anni, a fronte di rendimenti pari al 3,4% e al 3,34%.

Inizialmente, Pechino stabiliì che i fondi raccolti attraverso la vendita delle obbligazioni dovessero rimanere in Cina. Di conseguenza le società straniere non avrebbero potuto rimpatriare i proventi dei collocamenti.

Nel maggio del 2010, questa restrizione è stata abrogata.

Nel giugno del 2016, Bank of China ha firmato un memorandum di intesa sull’emissione dei Panda bond con il Ministero delle Finanze polacco: la Polonia è diventata il primo paese sovrano europeo a emettere queste obbligazioni.

Nel marzo del 2018, le Filippine sono diventate il primo paese membro dell’ASAN (Associazione delle nazioni del sud-est asiatico) a emettere i bond.