News Notizie Dati Macroeconomici Unione europea: indici PMI in aumento a dicembre. Rallentamento meno forte di quanto stimato

Unione europea: indici PMI in aumento a dicembre. Rallentamento meno forte di quanto stimato

16 Dicembre 2022 10:28

Nel mese di dicembre in Unione Europea, l’indice PMI manifatturiero è pari a 47,8 punti, in aumento rispetto al precedente 47,1 punti. L’indice PMI servizi invece è pari a 49,1 punti, in aumento rispetto al precedente 48,5 punti e infine il composito è pari a 48,8 punti, in aumento rispetto al precedente 47,8 punti.

S&P Global osserva che “Se da un lato l’ulteriore calo dell’attività delle imprese a dicembre segnala una forte possibilità di recessione, dall’altro l’indagine lascia intendere che un’eventuale flessione sarà più lieve di quanto si pensava fosse probabile qualche mese fa”. “La flessione del settore manifatturiero si è attenuata in modo particolarmente marcato a dicembre, trainata dalla Germania e legata a una combinazione di miglioramento delle condizioni di fornitura e di riduzione dei timori per i vincoli energetici. Anche il malessere del settore dei servizi si è attenuato, in parte grazie ai segnali di riduzione dei timori per la compressione del costo della vita e, nel settore dei servizi finanziari, alle minori preoccupazioni per l’inasprimento delle condizioni finanziarie. “Le prospettive per l’inflazione sono particolarmente incoraggianti: le catene di approvvigionamento stanno migliorando per la prima volta dall’inizio della pandemia e i costi delle imprese sono cresciuti a un ritmo nettamente ridotto, il che si ripercuote su tassi di aumento più bassi dei prezzi applicati sia ai beni che ai servizi” continuano gli analisti.

“Il rovescio della medaglia è che questo miglioramento dell’inflazione è soprattutto un sintomo del calo della domanda, che ha tolto potere di determinazione dei prezzi a molte aziende e ai loro fornitori, e che il contesto economico rimane molto debole rispetto agli standard storici. Pertanto, anche se quest’inverno la flessione sembra essere meno forte di quanto previsto in precedenza da molti, rimangono pochi segnali di un significativo ritorno alla crescita evidente alla fine del 2022”.