Piazza Affari frena dopo Draghi, nuovi massimi per Ferrari
Giovedì movimentato sui mercati. Il Bce-day non ha riservato sorprese, ma il riferimento di Draghi alla discussione sul tapering in autunno ha scatenato gli acquisti sull’euro balzato ai massimi a due anni. Dopo una prima parte di giornata in positivo, Piazza Affari ha chiuso a -0,19% a quota 21.438 punti.
Market mover di giornata è stato il meeting Bce. Nessun cambio della politica monetaria con tassi fermi a zero e QE a 60 mld di euro al mese fino a fine anno. Ma il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, ha dichiarato che in autunno saranno discussi i prossimi passi relativi al programma di stimolo monetario. Parlando alla conferenza stampa post meeting BCE, Draghi ha dichiarato che il consiglio direttivo “è stato unanime nel fissare una data precisa su quando discutere i cambiamenti futuri”. Il tapering (diminuzione acquisti di asset) si avvicina quindi e la reazione del mercato è stata un forte apprezzamento dell’euro schizzando sopra 1,16 (top a quasi due anni a 1,1658).
“Ci aspettiamo un annuncio di riduzione del QE da 60 a 40 miliardi al mese in autunno (settembre o al più tardi ottobre), con partenza a gennaio 2018”, commenta Vincenzo Longo, market strategist di IG, che invece per un rialzo dei tassi ritiene occorrerà attendere invece almeno metà 2018.
Non conosce soste lo sprint a Piazza Affari di Ferrari (+1,78%). Il titolo del Cavallino Rampante ha toccato un massimo storico intraday a 85,9 euro. Nuovo massimo che porta a oltre +53% il saldo da inizio anno. Gli analisti si mantengono ottimisti in vista della trimestrale della società di Maranello in uscita il prossimo 2 agosto. Banca Akros nel dettaglio si attende che il secondo trimestre si riveli il migliore dell’anno con consegne stimate a quota 2.341 vetture, pari a un incremento del 5,7% anno su anno.
Tra i bancari bene Intesa Sanpaolo (+0,42%) su cui Morgan Stanley ha confermato la raccomandazione overweight su Intesa Sanpaolo con target price rivisto leggermente al rialzo. Il nuovo target è 3,4 euro rispetto ai 3,2 indicati in precedenza ritenendo che l’istituto presenti una miglior visibilità sugli utili e trend in progresso su ricavi e qualità dell’attivo. Alzate del 10% le stime di Eps con dividendo 2017 a 0,20 euro indicato come scenario di base con quindi possibilità di sorprese positive sul fronte cedola.
Al di fuori del Ftse Mib scatto di giornata per Fincantieri (+3%). A dare sprint al titolo sono le indiscrezioni stampa circa possibili sviluppi positivi per definire l’operazione Stx France. Ci sarebbero stati contatti tra il premier Paolo Gentiloni e il Presidente francese Emmanuel Macron per definire la struttura finale dell’accordo. Secondo quanto riporta il Sole 24 Ore c’è stata un’accelerazione per l’integrazione tra il gruppo triestino e Naval Group (ex Dcns), colosso francese della difesa, snodo cruciale in vista di quel consolidamento europeo di settore. Il contatto di ieri tra Gentiloni e Macron dovrebbe aver permesso di gettare le basi per un’intesa ampia che coinvolga sia il civile che il militare.