Piazza Affari chiude invariata, Wall Street a mezzo servizio nel giorno del Black Friday
Seduta piatta per Piazza Affari, con il Ftse Mib che termina sostanzialmente sui valori della vigilia (-0,05%) a 24.718 punti. Tra i singoli titoli, acquisti su A2A (+2,3%), che in settimana ha pubblicato l’aggiornamento del piano strategico al 2030, Buzzi Unicem (+1,8%) e Poste Italiane (+1,8%). In calo invece Unicredit (-1,6%), Campari (-1,45%) e Terna (-1,1%).
In rialzo a 186,5 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento italiano in crescita di 18 punti al 3,84%. Il greggio si avvia a concludere la terza settimana consecutiva in calo, con il Wti a 77,7 dollari, in scia ai timori di recessione e alle discussioni dell’Ue su un price cap al petrolio russo più alto del previsto.
È stata una seduta poco mossa e dai volumi contenuti anche per le borse europee, mentre Wall Street procede contrastata con il Dow Jones a +0,5%, lo S&P500 invariato e il Nasdaq a -0,5%. La borsa americana chiuderà anticipatamente le contrattazioni (alle 19 ore italiana) nel giorno del Black Friday, importante test per le vendite in vista del periodo di shopping natalizio.
In giornata l’Istat ha diffuso i dati di novembre sulla fiducia dei consumatori, sorprendentemente in rialzo a 98,1 punti dai 90,1 di ottobre, e delle imprese, in rimonta a 106,4 punti dopo quattro mesi consecutivi di contrazione. Un miglioramento che spinge alcuni analisti a prevedere per il Pil italiano del quarto trimestre una contrazione più lieve delle precedenti stime.
Da segnalare anche la revisione al rialzo della crescita dell’economia tedesca nel terzo trimestre (+0,4% congiunturale contro il +0,3% della stima precedente). La prossima settimana, il focus sarà rivolto prevalentemente all’inflazione preliminare di novembre dell’Eurozona (mercoledì) e al job report statunitense (venerdì).
I dati contribuiranno a formulare le aspettative sulle prossime mosse delle banche centrali, dopo la diffusione delle minute della Fed e della Bce dei giorni scorsi e in vista dei meeting di metà dicembre. Ieri Isabel Schnabel, tra gli esponenti più hawkish dell’Eurotower, ha smorzato le speranze per un rallentamento delle strette sui tassi. La prossima settimana interverranno anche Jerome Powell, numero uno della banca centrale americana, e la Presidente BCE Christine Lagarde.