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Manovra 2020, Gualtieri: ‘riforma per ridurre le tasse, ora cantieri anche per gestire il dopo Quota 100’

17 Ottobre 2019 07:10

“Una riforma per ridurre le tasse”. Così il ministro dell’economia Roberto Gualtieri, in un’intervista al Sole 24 Ore, riassume il senso della legge di bilancio 2020, approdata ieri al tavolo della Commissione europea. Il governo (M5S-PD) – rivendica il ministro – è stato unanime “anche su evasione, tasse sul lavoro e flat tax discontinuità netta”, ha detto ancora, sottolineando che “una sola manovra non fa una politica economica: ora cantieri su fisco e pensioni”.

“Non bisogna dimenticare che si tratta di una manovra complessa, che deve fermare gli aumenti Iva ma non può limitarsi solo a questo. La manovra riesce non solo a gestire un’eredità pesante, ma aumenta dopo anni le risorse per gli investimenti pubblici, rimette in campo gli incentivi per quelli privati e avvia le misure di sostenibilità sociale e ambientale. Perché intervenire sulle rette degli asili nido, come stiamo facendo, non significa solo aiutare le famiglie con redditi medio-bassi, ma anche puntare a incrementare il tasso di partecipazione femminile al lavoro. Non è un caso che sia così basso, in un Paese che offre un asilo solo al 10% dei suoi bambini. Ma naturalmente tutto questo segna solo l’avvio dell’azione di governo”.

Ovvero?

“Ora vogliamo avviare una serie di cantieri, realizzare un’ambiziosa riforma fiscale, aprire un tavolo sulle pensioni per gestire il «dopo Quota 100», avviare una nuova commissione sulla spending review, e dare un forte impulso per sbloccare gli investimenti che già sono in bilancio”.

Riguardo al gestire il dopo Quota 100, Gualtieri spiega che “bisogna costruire un assetto più equo, flessibile ed equilibrato del sistema previdenziale, e anche in questo caso abbiamo valutato che prendersi il tempo per una riforma complessiva fosse più efficace rispetto a un intervento estemporaneo sulle finestre. Anche perché la scarsa adesione dei potenziali interessati al pensionamento anticipato continua a proiettare una spesa molto minore rispetto al previsto, e quindi ci è sembrato più opportuno seguire questo andamento, utilizzarlo per la definizione dei saldi e avviare nel frattempo un dialogo con le parti sociali. Perché con loro condividiamo il fatto che ci sia necessità e urgenza di affrontare i nodi strutturali”.