Inflazione in calo nella zona euro, ma in aumento in Italia

A marzo 2025 l’inflazione annuale nell’area euro ha registrato un calo, scendendo al 2,2% dal precedente 2,3% di febbraio. Questo dato, confermato da Eurostat, rappresenta una diminuzione rispetto al 2,4% dello stesso mese dell’anno precedente. Nella UE, il tasso di inflazione è sceso al 2,5% rispetto al 2,7% di febbraio.
In Italia, invece, si è assistito a un aumento del tasso di inflazione, che è salito al 2,1% dal precedente 1,7% di febbraio. Un anno fa, il tasso era all’1,2%. I tassi di inflazione più bassi sono stati registrati in Francia (0,9%), Danimarca (1,4%) e Lussemburgo (1,5%), mentre i più alti si sono osservati in Romania (5,1%), Ungheria (4,8%) e Polonia (4,4%).
Rispetto a febbraio, l’inflazione annuale è diminuita in sedici stati membri, è rimasta stabile in uno ed è aumentata in dieci. Il contributo maggiore al tasso di inflazione dell’area euro è derivato dai servizi, che hanno aggiunto +1,56%, seguiti da alimentari, alcol e tabacco (+0,57%), beni industriali non energetici (+0,16%) ed energia, che ha avuto un impatto negativo (-0,10%).