Ftse Mib chiude in flebile calo, male STM e Azumut. Balzo di Campari
Giornata senza scossoni a Piazza Affari. Il Ftse Mib a fine seduta ha segnano un moderato segno meno chiudendo a 19.470 punti (-0,04%). In attesa di sviluppi sul fronte Brexit, riemergono tenzioni tra Usa e Cina. A detta del Wall Street Journal le autorità statunitensi starebbero indagando su Huawei per furto di segreti industriali ai concorrenti.
Il mercato torna inoltre a concentrarsi sulla stagione delle trimestrali iniziata nei giorni scorsi negli Usa. Oggi sorpresa negativa da Morgan Stanley, in difficoltà a Wall Street dopo i conti sotto le attese. In Europa focus sempre sulle banche con Societe Generale che ha annunciato un calo a doppia cifra (-20%) dei ricavi da servizi di investimento nel 2018 a causa delle difficili condizioni dei mercati.
Regina di giornata è stata Campari con un rally di oltre il 4%. Seduta incolore per Azimut scesa dell’1,57%. Peggior titolo del Ftse Mib è stato però Stmicroelectronics (-1,91%). Il titolo del big europeo dei chip cede quasi il 2,7% a 12,21 euro in scia alla debolezza del settore semiconduttori dopo la debole guidance per il primo trimestre del 2019 rilasciata dalla taiwanese TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company), il maggior produttore conto terzi al mondo di semiconduttori. Nel dettaglio, il colosso tech asiatico si attende per il trimestre in corso un fatturato compreso tra i 7,3 e i 7,4 miliardi di dollari.
Tra le banche tricolori segno meno per Unicredit (-0,58%) reduce dal balzo della vigilia. Tra gli assicuratovi Generali è salita dello 0,20% nel giorno in cui ha incassato la bocciatura a sell da parte di Citigroup.