Bce, ultima conferenza stampa Draghi: tassi negativi, la valutazione è generalmente positiva anche da Fmi
Il numero uno della Bce Mario Draghi insiste nel ripetere che lo strumento dei tassi di interesse negativi (tassi sui depositi sono al -0,5%) è stato accolto da una valutazione generalmente positiva, nonostante le critiche sollevate sul loro impatto sulle banche.
Alla domanda se sia preoccupato per la critica arrivata, la scorsa settimana, dal Fondo Monetario Internazionale, Draghi ha risposto che da Washington l’opinione non è stata negativa.
Piuttosto, ha precisato, il Fondo ha affrontato quelli che potrebbero essere gli effetti collaterali di una politica di tassi sotto lo zero portata avanti per un periodo protratto di tempo. “Interrogativo che noi stessi ci poniamo”, ha precisato Draghi.
Mario Draghi, numero uno della Bce, ha parlato oggi, 24 ottobre, ultimo giorno in cui ha presieduto il Consiglio direttivo della banca centrale.
Il mandato di Draghi, durato otto anni, scadrà infatti il prossimo 31 ottobre. A salire sullo scranno più alto della Bce sarà l’ex direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde.
Nella riunione odierna il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%.
Ribadito che il programma di Quantitative easing (QE) sarà ripristinato a partire dal mese di novembre.
Il Consiglio direttivo si attende che i tassi di interesse di riferimento della BCE si mantengano su livelli pari o inferiori a quelli attuali finché non vedrà le prospettive di inflazione convergere saldamente su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2%.