Avvio piatto per Piazza Affari, Azimut in luce
Partenza poco mossa per le borse europee e per Piazza Affari, con il Ftse Mib sostanzialmente invariato (-0,1%) a 23.706 punti.
In rialzo Azimut (+3,6%) dopo l’annuncio di una partnership commerciale per supportare l’asset management di Unicredit (-0,1%). Bene anche Hera (+1,3%) ed Eni (+1,1%).
Lettera invece su Diasorin (-2,5%), Moncler (-1,7%) e Interpump (-1,4%). Telecom Italia (+0,3%) ha annunciato l’ingresso nel Cda di Massimo Sarni in sostituzione di Frank Cadoret.
Ancora in rialzo lo spread Btp-Bund, che sfiora i 211 bp (+5 bp), con il rendimento del decennale italiano in aumento di 13 bp al 4,27%.
I listini continentali hanno aperto con cautela l’ultima seduta di una settimana chiave, caratterizzata dalle riunioni delle banche centrali.
Fed, Bce e BoE hanno ridotto il ritmo di rialzo dei tassi, come da attese, ma hanno confermato la determinazione nel contrastare l’inflazione con nuovi incrementi del costo del denaro.
La Bce ha annunciato l’avvio del quantitative tightening a partire da marzo 2023 e ha sottolineato che i tassi dovranno aumentare ancora in misura “significativa” e “a passo costante”, a fronte di una inflazione dell’area euro che rimane per Christine Lagarde ancora “troppo alta”.
La centrale statunitense ha escluso tagli nel 2023 e i dot plot dei funzionari hanno indicato un tasso terminale medio nel range 5,0%-5,25%, superiore alle attese. L’istituto britannico, infine, ha ribadito l’intenzione di continuare a procedere “con forza, se necessario” per riportare sotto controllo i prezzi.
Oggi l’attenzione si sposta sugli indici Pmi preliminari di dicembre e sulla lettura finale dell’inflazione di novembre nell’eurozona.