Pmi eurozona: timori per Delta e input permangono, ma per ora non deraglia rimbalzo
Tra i dati in evidenza oggi c’è il Pmi composito della zona euro che è sceso a 59,5 dal precedente 60,2 a luglio, attestandosi al valore più basso in 2 mesi. Per Bert Colijn, economista seniore dell’Eurozona di ING, “il calo del Pmi dell’Eurozona era previsto, dopo il forte rimbalzo alla riapertura dell’economia dell’Eurozona. “I numeri di agosto sono ancora molto forti rispetto agli standard storici, ma mostra un certo raffreddamento dal picco di luglio. Questo può essere interpretato come una conferma di una crescita solida che il Pil dovrebbe mantenere nel terzo trimestre intorno al 2% su base trimestrale”, aggiunge Colijn concludendo che “le preoccupazioni per l’impatto della variante Delta e la carenza di input permangono, ma finora non hanno fatto deragliare il rimbalzo”.