News Notizie Notizie Italia Immatricolazioni auto giù anche a giugno (-23,1%), crescono solo elettriche e ibride

Immatricolazioni auto giù anche a giugno (-23,1%), crescono solo elettriche e ibride

1 Luglio 2020 18:39

Secondo i dati pubblicati oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a giugno le immatricolazioni di auto in Italia sono state 132.457, ovvero il 23,1% in meno rispetto allo stesso mese del 2019. Il consuntivo del 1° semestre 2020 conta 583.960 immatricolazioni, volumi quasi dimezzati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-46,1%).

A giugno si confermano le forti tendenze degli ultimi mesi con il forte calo del mercato riguarda soprattutto le alimentazioni tradizionali, mentre presentano risultati positivi le vetture elettrificate. Nel mese, le auto diesel si riducono del 35% e rappresentano il 35% del mercato, mentre, nei primi 6 mesi del 2020, le immatricolazioni sono il 56% in meno rispetto a quelle dello stesso periodo del 2019 e la loro quota è del 35%, 8 punti in meno. Le auto a benzina calano del 29% nel mese e del 46% nel cumulato, e rappresentano il 40% del mercato di giugno ed il 43% del cumulato.

Crescono, invece, le alimentazioni alternative, che raggiungono, nel mese, una quota del 25% ed aumentano i volumi del 23,5%, mentre calano del 15% nel primo semestre. Da inizio anno, le immatricolazioni di auto ad alimentazione alternativa rappresentano il 22% del totale, 8 punti percentuali in più rispetto alla prima metà del 2019.

Le auto GPL diminuiscono del 19% nel mese (raggiungendo una quota del 7%) e del 48% nel cumulato (con una quota del 6%). In calo anche autovetture a metano, in diminuzione dell’11% a giugno, con una quota sul totale mercato del 2,4%, e del 19% nei primi sei mesi del 2020, con una quota del 2,3%.

Per ibride ed elettriche balzo di +80,5% a giugno e +24% da inizio 2020. Tra queste, rimarca l’Anfia, le autovetture ibride mild e full crescono del 76% nel mese, con una quota di mercato dell’11%, e del 4% nei primi sei mesi del 2020, con una quota dell’11%, più del doppio rispetto allo stesso periodo del 2019.