Notizie Notizie Italia Post voto: per Carlo Cottarelli “nessuno scossone per lo spread nell’immediato”

Post voto: per Carlo Cottarelli “nessuno scossone per lo spread nell’immediato”

13 Marzo 2018 09:28

A poco più di una settimana dalle elezioni italiane del 4 marzo la situazione degli asset italiani non desta preoccupazioni. Sia sul fronte Piazza Affari sia sul fronte spread. Uno scenario che le principali case d’affari ed economisti avevano ampiamente tratteggiato alla vigilia dell’appuntamento elettorale e che si sta puntualmente concretizzando nei movimenti e nelle performance di questi giorni. Insomma, nessuno scossone sul fronte spread Btp/Bund in un momento di stallo sul fronte politico.

Non vedo scossoni che possono arrivare dallo spread nell’immediato, anche in presenza di choc politici”, ha dichiarato anche Carlo Cottarelli, ex commissario alla spending review sotto i governi Letta prima e Renzi poi, e attuale direttore del nuovo osservatorio conti pubblici italiani dell’Università Cattolica di Milano, durante la presentazione del suo ultimo libro “I sette peccati capitali dell’economia” a Milano, presso la sede di Arca sgr.

Per Cottarelli, la preoccupazione principale è da ricercare nel medio periodo, ed è legata soprattutto al “mettere sotto controllo i conti pubblici. “Se il debito – ha spiegato Cottarelli – diminuisce di tre punti all’anno, il rischio di una crisi come quella del 2011/12 si dimezza”. E ancora ha aggiunto l’economista: “Pareggiare i conti nel giro di tre anni non richiede sforzi e un’austerità selvaggia. La scelta non è tra crescere e l’austerità”. Proprio post elezioni su Twitter Cottarelli aveva postato: “I mercati al momento sono anestetizzati dalla liquidità della Banca Centrale ma mi preoccupa l’aumento del debito pubblico e l’avvio di un periodo di speculazione per l’Italia“.

Dalla flat tax alla patrimoniale per poi passare al tema euro e al post elezioni: numerose le questioni che sono state toccate ieri sera durante la presentazione del suo ultimo libro che parla dei “sette peccati capitali che affliggono l’economia tricolore“. E proprio in questa fase di incertezza politica il nome di Carlo Cottarelli, classe 1954, è tornato a circolare per guidare l’esecutivo. Secondo alcuni potrebbe essere la figura ideale per guidare un “governo di tutti, e di nessuno”. “Stasera andrà direttamente da Sergio Mattarella a presentare il suo libro? “Non credo”, ha risposto sorridendo Cottarelli alla domanda di un giornalista. E a chi gli ha chiesto “Cosa è questo libro: una piattaforma politica? Un programma di Governo?” Cottarelli si è limitato a dire: “Un programma di Governo? Meglio non ripeterlo in questi giorni. Ho cominciato a scrivere questo libro circa un anno fa per capire cosa succedeva all’economia italiana e alla crescita”, un modo per rispondere anche ad alcuni degli interrogativi non affrontati nei libri pubblicati in passato.