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Dove vanno i rendimenti e cosa possono fare gli investitori

5 Febbraio 2020 15:56

Il valore delle obbligazioni globali con rendimenti negativi si è attestato sui 13.400 miliardi di dollari alla fine di ottobre 2019, dopo aver toccato il picco dei 17.000 miliardi di dollari qualche mese prima. Ciò significa che gli investitori di tutto il mondo accettano di pagare un premio alle società o ai paesi emittenti solo per il privilegio di prestare loro del denaro. Dove vanno i rendimenti e cosa possono fare gli investitori è la domanda che si è posto Simone Rosti, Responsabile per l’Italia di Vanguard.

Rendimenti: cosa possono fare gli investitori

L’analista parte dalla considerazione che oggi i rendimenti sono già bassi, ma l’incertezza sulla crescita globale e le tensioni commerciali in particolare potrebbero portare a un ulteriore allentamento da parte delle banche centrali. L’esperto di Vanguard ha così indicato quattro direttrici a cui ispirarsi nel mondo dei rendimenti.

In primis la diversificazione a livello globale: anche se gli investitori in paesi con rendimento negativo potrebbero essere tentati di cercare opportunità all’estero dove i rendimenti sono positivi, l’investimento obbligazionario internazionale – afferma Rosti – dovrebbe essere utilizzato per attuare una strategia di diversificazione e non per sfruttare un’opportunità di rendimento. In un portafoglio le obbligazioni rappresentano un importante contrappeso alle attività più rischiose. Le obbligazioni internazionali, anche se coperte, hanno il potenziale di ridurre la volatilità media del portafoglio nel tempo e consentono agli investitori di ottenere la massima diversificazione accedendo a una porzione più ampia dell’universo investibile.

Poi l’esperto di Vanguard sottolinea la necessità di resistere all’impulso di andare alla ricerca di rendimenti. In questo contesto – continua Rosti – potrebbe essere allettante abbandonare le posizioni su obbligazioni di alta qualità in favore di investimenti con rendimenti potenzialmente più elevati, come le obbligazioni di qualità inferiore o le azioni ad alto dividendo.

Poi è importante essere realisti. I ritorni delle obbligazioni (e delle azioni) nel prossimo decennio dovrebbero essere inferiori rispetto al passato. Ciò significa che gli investitori avranno maggiori probabilità di raggiungere i propri obiettivi di investimento aumentando il livello di contribuzione alla previdenza integrativa piuttosto che contare sui significativi ritorni dei mercati. Infine, meglio tenere sotto controllo i costi. A parità di altre condizioni, più basso è il costo di un investimento, maggiore è il ritorno che gli investitori possono ottenere. Mantenendo bassi i costi, conclude Rosti, si può aumentare il reddito dei portafogli, senza aumentare il profilo di rischio.