News Notizie Notizie Italia Chiusura Borsa Italiana: rush di FCA ed Exor, seduta tonica anche per ENI

Chiusura Borsa Italiana: rush di FCA ed Exor, seduta tonica anche per ENI

15 Settembre 2020 18:04

Piazza Affari chiude in spolvero con FCA a guidare i rialzi. Dopo un avvio debole, il Ftse Mib si è progressivamente accodato all’avanzata delle altre Borse e segna in chiusura +0,82% a 19.956 punti. Ottimismo aumentato nel pomeriggio con l’andamento molto positivo di Wall Street con i tecnologici a fare ancora una volta da traino.

Sotto i riflettori FCA con un balzo del 9% in area 10,88 euro in scia all’annuncio della modifica dell’accordo di fusione con PSA a causa della pandemia Covid. Confermata la tempistica dell’operazione, il cui closing è fissato entro la fine del primo trimestre 2021. Ora le sinergie a regime annue stimate dalla creazione del nuovo gruppo sono significativamente aumentate sino a oltre 5 miliardi, rispetto ai 3,7 miliardi originariamente stimati. Fca ha accettato di abbassare il dividendo speciale che sarà distribuito ai suoi azionisti prima del closing a 2,9 miliardi di euro contro i 5,5 miliardi fissati in precedenza.

In volata anche la holding di casa Agnelli, Exor, che sale di oltre il 5,6%. La riduzione del maxi-dividendo di FCA per Exor implica che riceverà cash per 0,83 mld anziché 1,57 mld di dividendo straordinario (cui aggiungere 0,14 mld nel caso venga distribuito anche il secondo dividendo). La holding riceverà anche il 6% circa di Faurecia (a valore di mercato attualmente 0,4 mld) che potrebbe non essere considerato asset strategico e per questo ceduto nel medio termine.

Tra le big si muove in rialzo dell’1,82% ENI che si giova del rally del petrolio nonostante il taglio delle stime sulla domanda di greggio da parte dell’AIE.

Seduta convincente per Enel (+0,90%). Le ultime indiscrezioni vedono Macquarie pronto a un nuovo affondo per la quota di Open Fiber. Secondo quanto riporta Il Messaggero il fondo infrastrutturale australiano delibererà l’offerta vincolante per Open Fiber valutandola 8 miliardi di euro come EV (circa 6 mld di equity), da presentare al board di ENEL del 17 settembre. L’offerta è superiore ai valori circolati in precedenza (7-7,7 mld).