Notizie Notizie Mondo Brexit: in forse data 29 marzo 2019 per divorzio ufficiale, occhio alla sterlina

Brexit: in forse data 29 marzo 2019 per divorzio ufficiale, occhio alla sterlina

11 Gennaio 2019 13:14

Brexit: ora è in forse anche la data del 29 marzo del 2019, quella in cui il divorzio del Regno Unito dall’Unione europea dovrebbe diventare effettivo. E’ quanto hanno rivelato alcuni membri del governo di Theresa May al quotidiano britannico Evening Standard, in via esclusiva. Il punto è che i tempi sono stretti, visto che mancano poco più di due mesi al 29 marzo del 2019, data ufficiale dell’addio a Bruxelles. E ci sono almeno sei proposte di legge essenziali che devono essere approvate, tra cui quella – rimandata più volte – sull’immigrazione.

Diverse fonti, scrive il quotidiano, hanno sottolineato così che, “pur chiedendo ai parlamentari di lavorare durante i weekend e cancellando la pausa di metà termine prevista per il mese di febbraio, il tempo non potrebbe essere sufficiente per evitare che la data ufficiale venga posticipata”. Un ministro ha ammesso: “I tempi normativi sono diventati davvero molto, molto stretti”.

Immediata la reazione della sterlina, che è salita fino a $1,284 dopo aver avviato la sessione odierna a $1,272 nei confronti del dollaro. Attesa a questo punto per il voto cruciale che i deputati, il prossimo 15 gennaio – la prossima settimana – dovranno dare alla proposta sulla Brexit frutto di un accordo tra la premier britannica Theresa May e l’Unione europea.

Se le fonti intervistate si limitano a parlare della probabilità che la data ufficiale della Brexit venga rimandata c’è qualcuno che ritiene che la Brexit non ci sarà neanche. Si tratta del gestore di hedge fund Crispin Odey, che ammette di star scommettendo al rialzo sulla sterlina in quanto a suo avviso il divorzio non ci sarà. Dello stesso avviso il ministro Jeremy Hunt che, stando a quanto riportato da Sky, ha detto che se l’accordo sulla Brexit proposto dalla premier Theresa May non sarà votato la Brexit rischierebbe essere cancellata.

Hunt ha detto che “il grande rischio – e ciò che preoccupa i britannici – è che alla fine non riusciremo a realizzare ciò per cui la gente ha votato”.

La sterlina ha comunque ridotto i guadagni dopo che una portavoce di Theresa May ha riferito che la premier ha escluso una estensione dell’Articolo 50.