cari amici lettori,
suggerisco un libro che sa di antco:
QUATTRO PASSI NELLA MEMORIA
di Gastone Savio
edito da Jago.
nelle librerie di Verona, Mantova e in internet.
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cari amici lettori,
suggerisco un libro che sa di antco:
QUATTRO PASSI NELLA MEMORIA
di Gastone Savio
edito da Jago.
nelle librerie di Verona, Mantova e in internet.
Mi è capitato casualmente tra le mani un piccolo libro molto bello: "L'amico ritrovato di Fred Uhlmann". E' di facilissima lettura e dice tanto sulla piaga del nazismo e sull'intolleranza verso gli ebrei nella Germania anni '30 pre-conflitto. L'ho letto in pochissimo tempo e ve lo suggerisco. Lo trovate anche nelle edizioni economiche. Ciao.
ciao Tor :)!
lo leggero' su tuo gradito suggerimento :)
appena terminato Pescemangiacane BELLO ma LA MANO SINISTRA resta il vero capolavoro di Roversi
poi ho letto l'ultimo della Kinsella che ha il pregio di tenerti incollata alle pagine fino all'ultima riga :)
e il saggio su Bukowski.
ma il comodino resta affollatissimo!
timeless Cat
Ciao Cate. Mi fà piacere risentirti. Non ho mai letto Roversi. Lo cercherò. Che genere scrive??? Altro libro letto di recente: "La rizzagliata" di Andrea Camilleri.
P.s. Sempre Grande Inter e anche il Tuo Brescia non scherza...
Toreno!
e tanti auguri, intanto :)
oggi, inspiegabilmente, mi e' tornato il desiderio forte di essere qui.
forse l'animo umano e' fatto di cicli e ricicli...fatto sta che ho deciso di ricominciare.
abbiamo speso tante parole , tanta energia, tanta passione che non si puo' lasciar perdere...
Camilleri...bravo.
lo leggero'.
mi chiedi di Roversi.
sono molto di parte, lo ammetto.
e' un amico caro, fin da quandoo non era famoso e per me questo e' un punto di orgoglio.
ne apprezzavo la stoffa dello scrittore e la tenacia gia' allora.
e' un giallista, il golden boy della letteratuta gialla. alcuni lo affiancano ormai a Scerbanenco.
a me piace molto, ha scritto bei libri (la Mano Sinistra del Diavolo, Pescemangiacane, Ninetebaciallafrancese...) e con ogni probabilita' MILANO CRIMINALE, che esce il prox 16 febbraio, sara' il suo piu' bello.
Ieri sulla Gazzetta di Mantova in prima agina c'era un articolo su Nebbiagialla, il festival di letteratura gialla di cui e' il promotore.
spero di leggerti presto, mentre l'emozione corre sul filo del noir...
con affetto
cat
dopo una bellissima conferenza su Matilde di Canossa e Isabella d'Este Gonzaga, mi e' stato segnalato questo libro di Maria Bellonci
rinascimento privato
:)
Il pesciolino e l’oceano. Il vecchio maestro e il discepolo.
C'era una volta un pesciolino che chiedeva informazioni a chiunque incontrasse. "Scusate", diceva tutto agitato, "sto cercando l'oceano, sapete dirmi dove posso trovarlo?". Ma pareva che nessuno lo sapesse. Finalmente un giorno incontrò un pesce più anziano e più saggio di lui, che gli rispose: "Certo che so dov'è l'oceano!". "Ah, sì? E dov'è?", chiese ansiosamente il pesciolino. "Ma non lo vedi? L'oceano è qui, intorno a te. Ci stai nuotando dentro". Ma la risposta non convinse il pesciolino: "Questo non è l'oceano. È' solo acqua", disse fra sé, e nuotò in un'altra direzione alla ricerca di una diversa e più soddisfacente risposta.
Un discepolo si recava a casa del suo vecchio maestro. Era una bella serata di primavera e gli ultimi caldi raggi del sole illuminavano il globo terrestre. Uno stormo di uccellini cinguettava allegramente sopra un mandorlo in fiore. Il vecchio maestro chiese al discepolo: “Che hai? Perché sei così serio e triste?” Rispose il discepolo: “Maestro. Per tutta la mia vita ho cercato dio: l’ho cercato nella meditazione, nella preghiera, nel silenzio dei monasteri, in mezzo alle folle, nelle capanne dei poveri.” “E alfine lo hai trovato?” chiese il maestro. Rispose il discepolo: “Maestro. Se ti dicessi che l’ho trovato, ti direi una grande bugia”. Allora il saggio maestro lo prese con sé e gli disse: ”Apri questa finestra figliolo e apri finalmente i tuoi occhi. Vedi? dio è in questo bel tramonto di primavera, dio è quell’albero ove allegramente cinguettano gli uccellini, dio è nella nostra conversazione, dio è dentro di me e dio è dentro di te”. Ma il discepolo lo guardò perplesso e gli disse: ”Vecchio maestro, che dici? Il tramonto è il tramonto, l’albero è l’albero, tu sei tu ed io sono io…” E se ne andò frettolosamente, ancora serio e triste.
Liberamente tratto e parafrasato da un racconto di Antony De Mello. Toreno.
Scusate. Ma escono in automatico gli asterischi al posto della parola. Non sò perchè...
Vabbè. La parola è di tre lettere, inizia con la D maiuscola e finisce con la O. In mezzo c'è la I. Capito???
capito, si'!!!!
ciao Toreno :), grande lettore!
e' uscito Milano Criminale di Roversi.
Ciao Cate. L'ultimo libro che ho letto è di Gianrico Carofiglio. E' proprio vero che noi non scegliamo i libri, ma loro scelgono noi. Sono andato in libreria per acquistare un libro di Camilleri della serie Montalbano (li ho tutti, mi mancava solo quello). Vado a cercare e mancava proprio "l'età del dubbio". La cosa mi infastidisce, perchè ero andato a colpo sicuro...nisba. A fianco della stessa collana di Sellerio Editore (grande collana e grande casa editrice), vedo i libri di Carofiglio. Sempre sentito parlare, sempre giurato di comprarli, prima o poi, ma niente... La mia amica libraria mi dice: prendi Carofiglio: ti piacerà di sicuro. Si ma quale scelgo??? Prendi il primo: "testimone inconsapevole". Vabbè dico...ok...lo prendo. Libro magnifico, l'ho divorato in due giorni. Mi ci sono ritrovato, non solo perchè faccio lo stesso mestiere del protagonista, ma anche perchè mi sono trovato in parecchie delle situazioni personali, ma sopratutto emotive, dello stesso protagonista...Molto, molto bello.
Mi incuriosisce...prima o poi lo prendo!!! Ora stò leggendo "Il campo del vasaio" Camilleri - Montalbano. Proprio lunedì c'è la fiction in Tv, non perdetela. Ciao e buon fine settimana a tutti...Citazione:
Originariamente Scritto da caterina984
mai letto un commento e recensione ai libri e al loro mondo piu' bella e accorati di questiCitazione:
Originariamente Scritto da TORENO
sei un narratore, Toreno!
:)
e seguiro' il tuo consiglio, proponendoli anche per la biblioteca comunale!
Ora sul comodino "Il Piccolo Principe". Qualcuno lo ha letto??? Ho qualche difficoltà ad apprezzarlo...forse non sono abbastanza bambino e non riesco a leggere con il Cuore... Se qualcuno, in questo atipico salotto letterario, mi può illuminare su questo 'testo fondamentale del '900', si accomodi pure. Aspetto. Toreno.
ciao Toreno e bellissima la tua definizione del salotto letterario!
:)
ne ho sempre solo letto degli stralci ma si dice che questo testo sia uno tra i piu' belli della letteratura. forse la sua bellezza sta proprio nel fatto che fornisca diverse chiavi di lettura a seconda dell'eta' in cui lo si legge.
ma mi hai incuriosito non poco!
e il salotto ha fatto nuovamente il suo dovere :)
buongiorno.
piove.
ed e' sempre tempo di libri.
mentre veleggia verso la seconda ristampa il romanzo di Roversi, segnalo:
"DILLO SOTTO I BAFFI", manuale di tecniche di comunicazione di Luca Campolongo e Sabrina Cipriani.
la mia amica Piera Legnaghi ha pubblicato un bel libro:
LA STANZA CREATIVA.
saro' piu' precisa su dove trovarlo e in ogni caso e' su Facebook.
:)
buona giornata
dove''e il topic intitolato IMMSI DUE VOLTE AVVENTURA'?????????????
In Mercato Italiano
http://www.borse.it/forum/showthread...olte-Avventura
Ok, grazie.
Buonasera sicuramente arrivo in ritardo ma inizio ora "Il Simbolo Perduto " di Brown ....
:angelo:
mai letti i libri di Brown. quindi sono piu' i ritardo di te! :)
piano piano ci arriviamo
:vadooo:
@toreno
ciao
il piccolo principe è uno strano libro.. non sono sicura che i bambini lo apprezzino , non i bambini di oggi, troppo pochi effetti speciali... è un insieme di.... quadri poetici, di immagini delicate che possono evocare emozioni, oppure apparire stucchevoli, secondo il momento in cui lo si legge, non tanto l'età, quanto proprio il momento. secondo me, naturalmente :)
E' proprio così Kaira. Io l'avevo preso in mano altre volte, le immagini e le situazioni mi parevano proprio stucchevoli. Evidentemente non era il momento giusto per leggerlo....Quando invece l'ho letto - forse per il mio stato d'animo attuale - mi è piaciuto molto ed ho apprezzato i "segni" o "segnali" nascosti, certamente non per bambini, ma piuttosto per adulti mai cresciuti....E' proprio vero che non siamo noi a scegliere i libri, ma sono i libri che scelgono noi, mia cara. Comunque, giusto per tenermi un pò in esercizio e per tornare un pò bambino (anzi, ragazzino adolescente), ho in mano e tengo sul mio comodino, un libro che tutti conoscete: Le Avventure di Tom Sawier di Mark Twain. Mi stà appassionando molto e mi rilassa tanto, e mi ha dato l'occasione di cercare su You Tube, immagini del film del 1938 (ovviamente l'ho visto in Tv negli anni settanta....)che ricordo benissimo. Che nostalgia ragazzi e quanti ricordi... di mia mamma (che ora non c'è più) e di tante belle situazioni dei primi dieci anni della mia vita, spensierati e meravigliosi, nel mio paesello d'origine, all'aria aperta, come Tom Sawier e Huck...Poi la città, gli studi e tanti, tanti, ma dico tanti, problemi. Forse dovremo tutti riprendere in mano quei giorni, quei sogni, crederci fermamente e riportarli avanti. Questi grandi, adulti, seri e responsabili, ci hanno proprio deluso. Un abbraccio.
Ogni tanto passo di qui. Voglio dire la mia anch'io, apertamente, considerato che vi leggo.
Non è che Voi volete indurre me, tentandomi con i Vostri scritti, a tornare a leggere i miei preziosi libri ( sono in tèma ) che io ho, per ora, accantonato?
Oppure coi Vostri dialoghi volete tentarmi ad acquistarne altri, forse anche innovativi ed al passo dei tempi. Ma i libri sono sempre innovativi? Ora come ora, vorrei rileggere “Alice nel paese delle Meraviglie” e qualche scritto di Cesare ( Il peloso ).
Tentarmi, dicevo, a leggere o rileggere:
Libri “futuristici”? Formativi ed ordinativi del pensiero? Apportatori di idee? Di scienza, in particolare di fisica ed anche filosofia, e matematica ? E di musica (ah!: Il suono e la parola!) per alfin essere capace di suonare uno strumento musicale? O di grammatica e sintassi, analisi logica ecc., onde scrivere ordinatamente il proprio pensiero?
E di poesia (ed or è qualche mese che non ne leggo) che è come un manuale di guida per l'essere umano?
E di disegno e di pittura, che in pratica ho or un poco tralasciato, ma che a volte “mi prende” con piacevole impegno e soddisfazione?
Quanto riordinare ed impormi di fare dovrei nei miei studi, le mie letture, ancor debbo fare: La tentazione c'è. Ce la farò?
Forse mi sono perso “strada facendo” nel “cammin” della mia vita.
Posso recuperare un poco, sulla spinta di quanto scrivo di seguito, perché tutto può servire per raggiungere lo scopo di leggere, anche il solo parlarne o proporre la lettura di un libro. Forse esco un poco dal “seminario”. Abbiate pazienza.
Ed allor mi inpongo, con forza e coraggio, di postare questo “tratto” di un libro che molto mi ha aiutato nel percorso della mia vita, e che mai ho dimenticato, ed a volte ne rileggo con piacere qualche pagina:
Glié lo debbo con gratitudine all'Autore.
Libro, dicevo, dove l'Autore con grazia e cognizion di causa, mi ha invitato a leggere almeno dieci o venti pagine al giorno di libri dei più vari ed istruttivi e non solo: Cosa che ho quasi sempre fatto, ma non so se in me ciò ha conseguito l'effetto che lui mi ha preconizzato.
L'Arte dello studio
L'insegnare è fatica sprecata, se non s'insegna insieme l'arte
d'imparare. I maestri in generale non hanno la previdenza del
campagnuolo, il quale non va a spargere il suo grano fra i sassi, ma
prepara prima il terreno e non riposa mai finchè non abbia messo il
grano nuovo nei sacchi.
L'arte dello studio è una serie di piccoli artifici e di mezzi pratici,
che aiutano la mente a procurare il sapere e a conservarlo. Guarda
prima agli strumenti del lavoro, cioè la carta, i libri, le penne,
l'inchiostro, le matite ecc., per venire poi all'uso di questi strumenti e
alla collocazione materiale delle cognizioni, che si acquistano. Che
cosa si direbbe di chi ammonticchiasse i libri di una biblioteca in
mezzo alle stanze, invece di collocare ciascun volume nel suo
palchetto coi segni di catalogo? Anche le cognizioni vogliono essere
ordinate con precisione, in modo che uno possa trovarle al minimo
cenno della volontà.
Quest'ordine interno non si ottiene che con un ordine esterno
nei libri, nei cartolari, nelle note, nei registri del proprio lavoro;
perchè l'armonia del pensiero viene dall'armonia delle cose che essa
riflette, e generalmente i grandi errori che l'uomo commette nella sua
vita cominciano dagli scarabocchi e dalle macchie d'inchiostro della
scuola. I Tedeschi e gli Americani mostrano di avere più di noi il
senso di questo ordine delle cose nell'ordinamento che essi danno alle
scuole e al materiale scolastico, in cui nulla è accolto, se non prima
approvato da una razionale esperienza.
Il povero professore Sterzani (morto or non è molto nel fiore degli
anni e delle speranze) era tanto persuaso che non vi può essere
disciplina di pensiero e di affetti, dove domina il disordine delle cose,
che ai suoi scolari ordinava la misura dei libri, il colore dei cartoni,
diverso per ogni materia; e voleva che i manoscritti fossero stesi in
colonna, con largo margine a destra, e in ogni cartolare limitava il
numero dei capitoli dettati, e ciascun capitolo divideva in un certo
numero di periodi; e infine riassumeva tutta la materia in un indice
numerato, che faceva studiare a memoria. Alla fine del corso non una
parola andava perduta, e tutto l'insegnamento, legato a numeri e
colori, entrava, come dipinto, nella mente dei giovani scolari.
Alberto Pugliesi deve a lui se ha potuto in meno di un anno
recuperare il terreno perduto. La grande sapienza pedagogica del
professor Sterzani si riduceva quasi tutta al metodo; e il metodo
all'ordine delle cose e del procedimento. Il celebre maestro di
pianoforte Antonio Angeleri, dalla scuola del quale uscirono dei
famosi concertisti, era per conto suo un mediocre esecutore, e pochi
ricordavano di averlo veduto colle mani sulla tastiera; ma il metodo e
il procedimento era in lui così chiaro e costante, che anche i mediocri
dovevano trarne profitto, quasi per forza.
Quanti uomini maturi e presso a incanutire vorrebbero avere il
tempo di rifare sè stessi con ordine e solidità! Molte cognizioni e molta
esperienza si possono accumulare, vivendo fra i libri e fra gli uomini;
ma non c'è da fidarsi a costruire sopra un mucchio. Aver nella testa
uno sterminato numero di fatti e di pensieri, non disposti nell'ordine
naturale della scienza, è più un impedimento che un aiuto; e molti
dicono e scrivono solitamente i loro spropositi non già su ciò che
sanno, ma su ciò che sanno poco o male.
Aiuta a fare e mantenere quest'ordine l'ambiente in cui l'uomo
studia e lavora. Se le grandi energie riescono in qualunque maniera,
anche a dispetto della fortuna, gli spiriti comuni hanno bisogno, come
le piante comuni, delle condizioni propizie per svolgere i germi della
loro vita. L'ambiente può essere la vostra casa, la vostra famiglia, il
collegio, il seminario, o in mancanza d'ogni altra comodità, una
camera della vostra casa, un angolo della vostra camera, o un buco
tutto per voi, dove al rientrare in casa possiate deporre coi libri i
pensieri dello studio e ritrovarli come li avete lasciati.
.................................................. .................................................. ............................................
Bene.
Esprimete il Vostro pensiero se volete, su quanto scritto e, scrisse l'autore del libro d'indirizzo per i giovinetti.
Per tanti, leggendo questo libro, sarà come avverare quel sogno giovanile mai esaudito.
Proprio come fa una persona che conosco e, prima che questo mio scritto fosse completato, proprio oggi mi ha espresso un pensiero, subito evidenziato in una realtà tangibile, che qui di seguito espongo.
Ella, comprando nei mercatini una bambola abbandonata ma assai bella, ritorna col pensiero a quando era bambina e sognava di averne una tutta per se, e se ne rallegra, affascinata ed incantata a guardarla.
Ed allor, se il “tratto” dal libro, scritto or sono più cento anni fa (anno 1888) vi infonde il desiderio di leggerlo, pur essendo non giovinetti o fanciulle, costa poco ( è raro il libro, ma anche chi ho invitato a leggerlo è raro che lo abbia letto, ed è un peccato)...cercatelo e lo troverete.
Oppure leggetelo qui:
http://www.google.com/url?sa=t&sourc...IKglz1jbAj_QiA
Era disponibile in versione integrale in italiano, e si poteva leggere, "sfogliandole" con un clik, pagina per pagina fino all'ultima, oggi 25.06.2011 pur troppo ciò non è possibile: Tornerà?
Qui comunque ci sono un certo numero di pagine del testo:
http://www.google.com/url?sa=t&sourc...iFCkSx6LzL8lDw
Hasta la próxima…da* me* Keller* Saluti :pugnopc: :bye: :bye:
ciao Keller,
che interessante quanto scrivi e grazie per essere passato da qui e per dire che ci leggi :)
devo ammettere che anch'io, nonostante i numerosissimi impegni, penso spesso a questo giardino segreto, fatto solo di parole ma sempre radioso e soleggiato.
con una panchina in tek, di quelle che vedi nei giardini inglesi. ecco, questo spazio me lo immagino così.
leggo poco ultimamente, lo ammetto, nonostante abbia a che fare con moltissimi autori che popolano la nostra biblioteca al mio paesello.
le mie sono letture velocissime, affannate, giusto per essere un minimo preparata sugli argomenti proposti.
se pero' dovessi esprimere quale libro mi ha trattata bene :), allora ultimamente confermo la vena scrittoria di Paolo Roversi con il suo Milano Criminale e poi sono caduta nuovamente nella trappola Fabio Volo :)
Confesso che sul mio comodino c'e' sempre anche Marie CLaire. Con lei faccio il giro del mondo ogni mese, con lei sono venuta a conoscenza di alcuni drammi femminili ( infibulaizone) quando nessuno ne parlava.
Percio' integro anche questo magazine femminile tra le mie letture amene.
Spero di leggerTi presto
Cat
... mi è capitato tra le mani un libro che parla della tua città e lo stò leggendo , il tutto promette bene .....
ciao caterina
aloha
keller! leggo solo ora... molto molto interessante.... mi sono così immersa nel pensiero del professore che correrò a mettere in perfetto ordine le spaventose camere dei miei figli.. che sia tutto lì l'inghippo? :)
ciao amici librofili.
come state?
e i vostri comodini?
sempre pieni zeppi?
mi sono trasferita temporaneamente, per ragioni di lavoro, in un loft veronese, un vero e proprio open space.
adesso il mio comodino è un mobiletto Anni '60, per me bello da morire, vintage e pregno di ricordi.
oltretutto, è bello forte e li' sopra di libri ce ne stanno a bizzeffe.
qualche titolo?
alcuni davvero molto leggeri:
"Ho il tuo numero" di sophie kinsella ( che adoro)
"Vacanze in villa" di madeleine wikham ( sempre sophie kinsella ma col suo vero nome, talmente è prolifica questa scrittrice!)) divertentissimo ma anche con una piccola dose di melanconia che fa parte della mia essenza. ho sempre sostenuto che la Kinsella reca in sè qualche gene della Austen.
"Milano criminale" di Paolo Roversi . bello, ricchissimo di tutto e non solo perche' Paolo resta il mio grande amico.
Lui adesso esce con un altro libro, il prequel di Radeschi e la sua saga a partire da Blue tango e a salire, passando per lo splendido "la mano sinistra del diavolo".
"Le luci del mattino" di Fabio Volo...umhhh...dubbiosa la sua bellezza ma devo andare avanti per esserne sicura
"Chiamami con il mio nome", un bel libro che mi ha regalato il mio amico omosessuale e che sto leggendo con interesse.
ma la cosa incredibile e abituale e' che ...li sto leggendo tutti insieme e riesco ancora a non confondere le trame.
baci, cari amici librotti.
alla prossima
la Vostra aff.ta Cat
ciao Dirk!
ma dai!!!!
dunque, Romeo e Giulietta? :)
oppure quel bel libro di un giovanissimo che poi e' sparito dalla ciroclazione e che si intitola "l'ultimo negroni"?
oppure...il mio???
no, perche' noe e' ancora uscito :D
fatti vivo , un abbraccio
Cat
...qualcuno ha letto "uscita di sicurezza" di Tremonti? Commenti ? grazie :)
…io l’ho letto e l’ho trovata una profonda analisi di un esperto, comprensibile anche agli incompetenti come me (per es, quando cita “ Bretton Woods” pensavo si riferisse a un documento recente, non certo alla storica conferenza del 1944 … internet!). Da ottimista qual sono mi sono piaciute in particolare le considerazioni sull “uscita di sicurezza”, esposte da un socialista. (A proposito, risulta anche a voi che l’Italia sia l’unico stato dell’UE a non avere un partito socialista?...)