Torna febbre spread, Piazza Affari peggiora, euro giù. Per FT effetto Bagnai-Borghi
Per il Financial Times il sell off che si sta abbattendo stamattina contro i bond italiani è stato scatenato dalle nomine di Alberto Bagnai, a presidente della Commissione Finanze del Senato, e di Claudio Borghi, a capo della Commissione Bilancio della Camera.
Il quotidiano britannico definisce i due “parlamentari, convinti euroscettici, della Lega di estrema destra”, e aggiunge che è la loro nomina a capo di commissioni parlamentari economiche chiave, a innescare “vendite su asset italiani”.
Di fatto la febbre dello spread torna a salire, balzando di oltre +7%, oltre 233 punti base, a fronte di rendimenti decennali che segnano un corposo rialzo superiore a +5%, al 2,68%, dopo essere volati nei massimi intraday al 2,71%. I rendimenti dei Bund a 10 anni scendono del 5,5%, allo 0,35%. Sul mercato valutario, l’euro accelera al ribasso nei confronti del dollaro, cedendo quasi mezzo punto percentuale a $1,1521. Gli investitori premiano contro la moneta unica anche lo yen, con il rapporto EUR-JPY in calo dello 0,40%, a JPY 127,22. Peggiora anche l’azionario italiano, con il Ftse Mib che, alle 12.50 circa, registra una perdita superiore a -1%, a 21.843,51 punti.
L’FT riporta in particolare una frase di Alberto Bagnai: “Lasciare l’euro sarà costoso, ma meno costoso della sua alternativa” e aggiunge: “la coppia (riferendosi anche a Borghi, promotore tra l’altro dei mini-bot) non è stata scelta per posizioni ministeriali che assicureranno loro di avere una gran voce in capitolo all’interno del governo. Tuttavia, la loro promozione a posizioni parlamentari chiave potrebbe rinnovare i timori sui mercati riguardo alla posizione dell’Italia nell’euro”.
Ancora il quotidiano britannico:
“Dopo il forte sell off che ha colpito gli asset italiani in attesa della formazione di un nuovo governo populista a Roma, i mercati si erano tranquillizzati nelle ultime settimane, grazie al ministro dell’Economia Giovanni Tria, che aveva inviato messaggi rassicuranti sull’impegno dell’Italia a rispettare la disciplina fiscale e le regole dell’Unione europea”.
L’FT segnala anche il momenti dei tassi sui BTP a due anni, che sono saliti stamattina dallo 0,6% allo 0,754%.
INTERMONTE SIM: OUTLOOK EURO E SPREAD
Intanto Antonio Cesarano, Chief Global Strategist DI Intermonte SIM, commenta la situazione in cui versano gli asset italiani, e anche l’euro.
“Sta emergendo in maniera sempre più evidente l’intento della BCE di consentire un deprezzamento dell’euro, dopo le dichiarazioni di Draghi (tassi negativi di fatto per tutto il 2019) e poco fa anche quelle di Nowotny (governatore Banca Centrale Austria)“.
Sulle possibili conseguenze sull’euro nei confronti del dollaro, Cesarano scrive che è “confermata la view di dollaro tendenzialmente in rafforzamento nella seconda parte dell’anno fino ad area 1,10. Tuttavia, nel breve (tra giugno e prima parte di luglio al max) la tenuta di area 1,1540 potrebbe dar luogo ad un temporaneo recupero dell’euro (fino al max ad area 1,19) in vista dei temuti effetti della guerra commerciale (per ora sostanzialmente solo minacciata) sulla crescita globale”.
Sul tema della gestione dei crediti deteriorati da parte delle banche italiane, “la posizione più morbida della Nouy, letta congiuntamente con la decisione della Bce prima citata, lascia intravvedere un quadro di questo tipo: la necessità di tenere l’euro debole e consentire la fuoriuscita morbida dal QE ha portato ad un forte impegno su tassi fermi per quasi tutto il 2019. Tale indicazione potenzialmente penalizza le banche. Le dichiarazioni della Nouy (il cui mandato scadrà a dicembre) appaiono finalizzate anche a bilanciare questo potenziale effetto negativo della decisione sui tassi”.
Riguardo alle conseguenze sullo spread, Cesarano prevede che, “nel corso del mese di luglio si potrebbe assistere ad un temporaneo restringimento fino ad area 180pb, ossia un calo di circa 40 pb rispetto ai livelli attuali”.
“Le ragioni – continua l’esperto – potrebbero essere le seguenti: minori tensioni politiche in area periferica: una volta completato il turno del ballottaggio delle comunali della prossima domenica e terminato il Consiglio Europeo del 28-29 giugno. Le posizioni di carry sui Btp potrebbero in parte essere temporaneamente ripristinate, in un contesto di certezza sui costi di finanziamento di tali posizioni, dopo la recente decisione sui tassi della BCE”.
In generale, Cesarano parla di un “clima regolamentare percepito come più morbido dopo l’audizione della Nouy di ieri” e anticipa che “le potenziali tensioni in vista di un autunno ricco di importanti appuntamenti (legge finanziaria italiana, elezioni in Baviera da ottobre, elezioni mid term USA) potrebbero riemergere nel corso del mese di agosto, dal momento che gli operatori potrebbero anticipare il posizionamento più cauto”.
In questa situazione, “da tenere sotto osservazione l’evoluzione della situazione politica tedesca, vista la scadenza a fine mese dell’ultimatum concesso dal ministro degli interni alla cancelliera sul tema immigrati”.