Notizie Notizie Mondo PMI, Inflazione Uk e verbali Bce, in Italia si attende verdetto Moody’s: i market mover dal 19 al 23 maggio 2025

PMI, Inflazione Uk e verbali Bce, in Italia si attende verdetto Moody’s: i market mover dal 19 al 23 maggio 2025

19 Maggio 2025 10:57

Gli indici PMI sono i protagonisti della settimana appena iniziata.  I Purchasing Manager Indexes, ossia gli indici dei direttori degli acquisti, realizzati mediante l’elaborazione delle risposte a questionari inviati ai responsabili degli acquisti di molte aziende, forniscono una fotografia dello stato di salute del settore manifatturiero, dei servizi e delle costruzioni.

A renderli noto saranno le principali economie e l’attenzione sarà rivolta in particolar modo sul settore servizi che nel caso di Eurozona e Stati Uniti è sempre più vicino alla soglia dei 50 punti, come ricordano gli analisti di MPS Capital Service, un valore che sta ad indicare una fase di espansione.

In relazione alle banche centrali, sono attesi diversi interventi di banchieri Fed e BCE. Dalla banca centrale americana non sono attese novità rilevanti, mentre dalla BCE sarà interessante vedere se alcuni esponenti hanno modificato il loro atteggiamento su un taglio a giugno (prezzato al 90% dal mercato).

Il calendario della settimana dal 19 al 23 maggio 2025

Lato mercati, attenzione al declassamento del rating degli Stati Uniti da parte di Moody’s. La scorsa settimana l’agenzia ha abbassato il rating del Paese portandolo ad Aa1 da Aaa, citando le sfide finanziarie legate al crescente deficit di bilancio del governo federale.

Il downgrade del debito a stelle e strisce potrebbe mettere sotto pressione i prezzi dei bond e aumentare i rendimenti in un momento in cui l’economia è già sotto pressione a causa della politica tariffaria del presidente Donald Trump.  “Il fattore fondamentale di una minore domanda estera e la crescente dimensione del debito che deve essere costantemente rifinanziato non cambierà”, ha dichiarato Peter Boockvar, chief investment officer di Bleakley Financial Group, in merito al cambiamento di rating degli Stati Uniti come riporta la Cnbc. Il declassamento di Moody’s “è simbolico, nel senso che una delle principali agenzie di rating ha sottolineato che gli Stati Uniti hanno un debito e un disavanzo molto elevati”.

Il declassamento arriva dopo una settimana vincente a Wall Street, con gli investitori  euforici per l’accordo della Casa Bianca con la Cina per la riduzione temporanea dei dazi. L’accordo è stato visto come una svolta per il commercio globale dopo che il mese scorso, in occasione del Liberation Day, era stato presentato il piano iniziale di Trump che prevedeva ampie e pesanti tasse sulle importazioni.

Rimanendo in tema rating, venerdì sarà il turno dell’Italia che dovrà passare dal giudizio sempre di Moody’s che al momento valuta il rating tricolore a Baa3 con outlook stabile.

Lunedì 19 maggio 2025

In area euro in evidenza i numeri finali dell’inflazione di aprile, mentre negli USA viene pubblicato il Leading indicator.

Martedì 20 maggio 2025

La banca centrale cinese comunica il livello del tasso sui prestiti a 1 e 5 anni (atteso un calo), così come la banca centrale australiana che dovrebbe ridurre i tassi di 25 punti base. In Italia attesa la produzione delle costruzioni e in UE le partite correnti e la fiducia dei consumatori.

Mercoledì 21 maggio 2025

Tra i dati attesi per oggi l’indice IFO tedesco, l’inflazione in UK e le richieste settimanali di mutui negli Stati Uniti.

Giovedì 22 maggio 2025

Oltre agli indici PMI, in calendario anche i verbali BCE della riunione di aprile, l’indice CFNAI degli USA e le vendite di case esistenti.

Venerdì 23 maggio 2025

Il Giappone  pubblicherà il dato sull’inflazione, mentre in Germania si attende il PIL e le vendite al dettaglio invece del Regno Unito.