Piazza Affari tra le migliori d’Europa, banche protagoniste con il risiko

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Prosegue il trend positivo registrato nelle ultime sedute, con Piazza Affari oggi tra le migliori in Europa. A sostenere il listino milanese le performance del comparto bancario e in particolare il balzo di Mediobanca in vetta al listino. Proprio piazzetta Cuccia (sotto Ops da parte di Mps) è protagonista del risiko bancario dopo l’annuncio del lancio di un’Ops su Banca Generali per 6,3 miliardi di euro.
In attesa di alcuni dati clou della settimana, come il Pil e i dati sul lavoro Usa ma anche l’inflazione Ue, l’attenzione è rivolta alle trimestrali di alcune big europee, come Deutsche Bank che ha visto i profitti balzare del 39% nel primo trimestre.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 29 aprile 2025
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude in lieve ribasso dello 0,15%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib termina con un progresso di oltre l’1% a 37.874,75 punti.
Variazioni miste per gli altri indici: il Dax tedesco (+0,77%), l’Ibex35 spagnolo (-0,6%) sia il Cac40 francese (-0,24%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari acquisti soprattutto su Mediobanca e Bca Mps.
Tra le peggiori del listino Prysmian, Interpump e Moncler.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund staziona in area 110 bp, con il rendimento del decennale tedesco in rialzo al 2,49% e il Btp in aumento al 3,61%.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul forex, il cambio euro/dollaro risale leggermente a 1,14 il dollaro/yen a 142.
Tra le materie prime, il petrolio Brent scivola nuovamente sotto la soglia di 64 dollari al barile.
L’oro viaggia ancora in prossimità dei 3.300 dollari l’oncia.
Fra le criptovalute, Bitcoin si avvicina ad area 95mila dollari.
L’agenda di oggi
Tra i dati in uscita oggi la fiducia dei consumatori e delle imprese in Italia per il mese di aprile. Stando ai dati diffusi dall’Istat, ad aprile l’indice di fiducia delle imprese diminuisce per il terzo mese consecutivo, portandosi al livello più basso da marzo 2021. “Il calo – precisa l’Istat – è dovuto ad un peggioramento diffuso a tutti i settori; gli unici segnali debolmente positivi di questo mese provengono dal giudizio sugli ordini nella manifattura e dalle attese sulle vendite nel commercio al dettaglio”. Il secondo calo consecutivo della fiducia dei consumatori esprime un generalizzato peggioramento delle opinioni dei consumatori, in particolare delle attese sulla situazione economica dell’Italia e delle valutazioni sull’opportunità di risparmiare nella fase attuale.
“L’impatto negativo delle tensioni commerciali si è manifestato nei dati sulla fiducia, più accentuato per i servizi di mercato, i dettaglianti e i consumatori. Aumentano i rischi di un secondo trimestre morbido per l’economia italiana”, segnala Paolo Pizzoli, Senior Economist di ING, secondo il quale “il deflagrare della questione dei dazi USA e l’alto livello di incertezza che ha iniettato nel sistema economico si sta ora manifestando nei dati sulla fiducia degli italiani. I dati Istat mostrano che l’impatto è stato complessivamente negativo, con ripercussioni sia sui consumatori che sulle imprese”.