Notizie Notizie Mondo Mercati scommettono su azione coordinata banche centrali + G7. JP Morgan vede Fed tagliare tassi a zero entro l’estate

Mercati scommettono su azione coordinata banche centrali + G7. JP Morgan vede Fed tagliare tassi a zero entro l’estate

3 Marzo 2020 11:15

Banche centrali pronte ad affilare le armi in modo coordinato, per contrastare l’emergenza del coronavirus-COVID-19, ormai esplosa in tutto il mondo? I mercati ci sperano, come dimostra il caso di Piazza Affari oggi, in generale delle borse europee e, soprattutto ieri, di Wall Street, che ha visto il Dow Jones volare del 5%, mettendo a segno un rialzo record in termini di punti.

La scommessa è su un intervento concertato, già avvenuto nella storia, nei momenti in cui l’economia mondiale è stata più in pericolo. Si ricordano gli interventi coordinati del 12 dicembre del 2007, dell’8 ottobre del 2008 (alle 7 AM ora di New York), e del 30 novembre del 2011 (alle 8 AM)

Così gli analisti di Mps Capital Services commentano il trend dei mercati nella sessione di ieri:

“Ieri i mercati hanno cambiato marcia dopo un’indiscrezione Bloomberg secondo la quale i ministri delle finanze dei G7 assieme ad alcuni banchieri centrali avrebbero pianificato di incontrarsi in videoconferenza per coordinare, per quanto possibile (usando le parole del ministro delle finanze francese Bruno Le Maire) le risposte al coronavirus con l’obiettivo di renderle più efficaci. Resta da vedere cosa verrà effettivamente fuori dalla conference call in programma (oggi alle 13, ore italiane). Stamattina, Reuters riporta che, secondo una fonte, la bozza di dichiarazione del G7 delineerebbe un piano per attenuare gli effetti sulla crescita del coronavirus, ma almeno per ora escluderebbe chiamate dirette ai governi per una maggiore spesa o interventi coordinati da parte delle banche centrali. Se così fosse si creerebbe una certa delusione dopo il forte rimbalzo di ieri sera dei mercati azionari”. Delusione che è stata scontata già dall’azionario asiatico nella sessione odierna, con la borsa di Tokyo che ha chiuso la sessione con il segno meno, complice anche il flop dell’operazione pro-liquidità firmata Bank of Japan.

“Intanto – prosegue ancora la nota di Mps Capital Services – fioccano le dichiarazioni di intenti: il FMI e la World Bank si impegnano a fornire aiuto, Boris Johnson dovrebbe svelare a breve delle misure di emergenza e la Lagarde ha fatto sapere che la BCE è pronta ad intervenire con misure “appropriate e mirate”. Su quest’ultimo punto, considerato il limitato spazio di azione, molti commentatori si sono spinti a ragionare su una possibile TLTRO a condizioni particolarmente di favore (scadenza breve, tasso = a tasso sui depositi, etc)”.

Finora, al di là delle buone intenzioni, a tagliare i tassi di interesse a causa dell’emergenza coronavirus sono stati la People’s Bank of China e la RBA (Reserve Bank of Australia), ovvero, rispettivamente la banca centrale cinese e la banca centrale australiana.

Pechino ha tagliato in particolare il tasso sui prestiti a un anno lo scorso 20 febbraio dal 4,15% al 4,05%. Quel giorno sono stati tagliati anche i tassi a cinque anni, che sono così passati dal 4,8% al 4,75%.

Oggi è stato il turno dell’Australia, con la banca centrale che ha abbassato i tassi al minimo record, dallo 0,75% allo 0,50%.

JP MORGAN VEDE FED TAGLIARE TASSI A ZERO ENTRO L’ESTATE

Nell’attesa di capire se l’azione concertata delle banche centrali ci sarà o meno, arriva la previsione sulla Federal Reserve di JP Morgan.

Secondo gli analisti del colosso bancario Usa, la Fed potrebbe agire in modo ancora più aggressivo di quanto i mercati stiano anticipando: al momento, i futures sui fed funds anticipano un taglio dei tassi di 50 punti base nella riunione di marzo e di 100 punti base, in tutto, nel 2020.

Per JP Morgan, la Fed potrebbe stupire, portando i tassi a zero entro la fine dell’estate, nel caso in cui i timori sul coronavirus dovessero persistere. A dirlo, in una nota, è stato il capo economista di JP Morgan, Michael Feroli.

In realtà, un tale scenario viene dato ancora molto improbabile dai mercati visto, che dai movimenti in atto nel mercato dei futures sui fed funds, emerge che la probabilità che i tassi Usa scendano nel range compreso tra lo zero e lo 0,25% entro dicembre è di appena il 9%. Ma gli economisti di JP Morgan insistono sul fatto che uno scenario del genere abbia invece maggiori probabilità di verificarsi.

Al momento i tassi sui fed funds oscillano tra l’1,5% e l’1,75%. Il paradosso – che si è manifestato, secondo FOREX.com, per la prima volta dal 2008 – è che il valore è superiore ai rendimenti di tutti i titoli di stato Usa.

Nelle ultime sessioni il capitombolo dei rendimenti dei Treasuries Usa è stato da record. Oggi i tassi salgono, scommettendo su manovre concertate delle banche centrali e su un intervento dei paesi del G7 che possano lenire gli effetti negativi del coronavirus.

Ma, nelle ultime ore, i tassi decennali Usa sono precipitati fino all’1,03%, al minimo di sempre; quelli a 30 anni sono scivolati fino all’1,583%, anche questo valore minimo record; nella parte a breve della curva dei rendimenti, i tassi a due anni sono scesi fino al valore più basso in quattro anni, allo 0,71%.

La curva dei rendimenti si è fatta più ripida, con lo spread tra tassi a due anni e tassi a 10 anni che si è allargato fino a 34,5 punti, al massimo dall’inizio di gennaio.