Mercati europei volatili, stasera gli annunci della Fed

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La seduta infrasettimanale vede i principali indici europei in preda alla volatilità in attesa di sviluppi sul fronte del conflitto in Medio Oriente. Operatori alla finestra a poche ore dai ‘verdetti’ che arriveranno dalla Federal Reserve (Fed). Se sul fronte tassi i mercati scontano (quasi senza dubbi) una nuova pausa, c’è attesa per le stime macro e per il dot plot, il grafico riassuntivo delle aspettative dei funzionari sul costo del denaro. Da monitorare anche le parole del governatore Jerome Powell che commenterà le decisioni ma soprattutto potrebbe fornire spunti per la direzione futura dei tassi. Nel frattempo, Trump ha dichiarato che l’Iran ha aperto la strada ai negoziati, rafforzando le speranze che il conflitto tra Teheran e Israele si plachi.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 18 giugno 2025
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 termina a -0,4%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib chiude a quota 39.418 (+0,08%).
Contrastati gli altri indici del Vecchio Continente: Cac40 francese (-0,4%), Dax tedesco (-0,4%) e Ibex35 spagnolo (+0,1%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
La migliore del listino è Telecom Italia che chiude sui massimi dell’anno seguita da Amplifon e Bca Pop Sondrio.
Debolezza, invece, per Iveco Group, Moncler e Recordati
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario europeo il rendimento del decennale tedesco si riduce al 2,5% e quello del Btp al 3,45%, con lo spread Btp/Bund invariato a circa 95 punti base.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul forex, il cambio euro/dollaro resta in area 1,151 mentre il dollaro/yen scivola a 144,6 yen per dollaro.
Tra le materie prime il petrolio Brent ritraccia ma resta sopra i 75 dollari al barile. Intanto, le scorte americane hanno evidenziato un calo ben oltre le attese delle riserve di greggio.
Stabile l’oro in area 3.390 dollari.
Fra le criptovalute, brusco rallentamento per il Bitcoin, poco sopra i 104.000 dollari.
L’agenda macro di oggi
Tra i dati macro in evidenza oggi quelli relativi ai prezzi in Uk e nella zona euro. Nell’Eurozona l’inflazione ha registrato un incremento dell’1,9% su base annua, confermando le stime preliminari e mostrando un calo rispetto al +2,2% del mese precedente. Oltremanica il CPI è sceso del 3,4% su base annua rispetto al 3,5% della passata rilevazione, ma meno delle attese pari al 3,3%.
Diversi gli spunti arrivati nel pomeriggio dagli Usa. Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti hanno mostrato un leggero calo in linea con le attese degli analisti. Nella settimana conclusasi il 14 giugno 2025, le nuove richieste si sono attestate a 245.000 unità, rispetto alle 250.000 registrate nella settimana precedente (dato rivisto da 248.000). In ambito immobiliare, le nuove costruzioni abitative hanno mostrato a maggio un forte calo del 9,8% su base mensile dal precedente +2,7%, mancando le attese pari a -0,8%. Sempre a maggio i permessi edilizi sono calati del 2%, in miglioramento rispetto al -4% della passata rilevazione.